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Inclusione

Linguaggio dei segni da insegnare a scuola a tutti gli studenti

di Giancarlo Fioretti
Un laboratorio di lingua dei segni
Un laboratorio di lingua dei segni

Il progetto per favorire i ragazzi non udenti nelle scuole di Monsummano

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MONSUMMANO. Il linguaggio dei segni potrebbe diventare materia di studio nelle scuole di Monsummano. Nella seduta del consiglio comunale di domani sera, giovedì 29 settembre, sarà infatti in discussione un’interrogazione del consigliere della Lega Simone Ciervo che chiede all’amministrazione comunale di adeguarsi ai dettami del decreto sostegni 34 ter, recentemente convertito in legge dal Parlamento.

La nuova normativa prevede che le regioni, le provincie e i comuni possono provvedere all’inserimento della Lingua italiana dei segni nei programmi scolastici delle scuole per consentire ai ragazzi non udenti un corretto apprendimento e per favorire la loro comunicazione con i loro compagni che potrebbero inserire la Lis fra le loro materie di studio.

Per far questo, le scuole che saranno coinvolte in questo progetto di inclusione davvero epocale, dovranno provvedere a contrattualizzare dei docenti formati appositamente nell’insegnamento della di questo linguaggio che, negli ultimi anni, sta avendo dignità di lingua ufficiale anche e soprattutto nei notiziari tv e in tutte le comunicazioni di massa.

«Quello che noi chiediamo all’amministrazione comunale - fa notare il consigliere leghista - è che si inizino a fare tutti i passi necessari per poter finalmente abbattere quelle barriere che, talvolta, possono relegare tanti ragazzi nell’isolamento più assoluto».

Attualmente, nelle scuole Monsummano, non sono iscritti giovani che necessitino di un apprendimento attraverso la Lis.

«Questo aspetto - fa notare Simone Ciervo - non deve però essere un motivo per non adeguarsi alla nuova legge. Il fatto che, per il momento, non ci siano giovani che usino questo linguaggio per comunicare con il mondo non significa che non ci saranno mai. La Lis è inoltre una lingua che può aumentare il valore curricolare di chi la comprende».

Insegnata negli istituti scolastici di molte nazioni europee, la Lis ha accorciato le distanze fra due mondi che, in precedenza non riuscivano a comunicare.

«Il nostro Comune ha l’opportunità di porsi all’avanguardia delle battagli e per l’inclusione- conclude il consigliere della Lega Simone Ciervo - e mi auguro proprio che la nostra interrogazione che presenteremo domani, dia l’input necessario per mettere in moto il meccanismo che porti all’assunzione di docenti formati appositamente. L’importante, è mettere questo punto come obiettivo di tutti ».

Intanto, in alcuni consessi elettivi del nostro Paese, iniziano a fioccare interrogazioni sul modello di quella di Simone Ciervo che spera di dare all’amministrazione comunale l’opportunità per adeguarsi ai nuovi standard di civiltà.

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