Il Tirreno

Carrarese verso la sfida di Olbia l’osservato speciale è l’attacco

di Luca Santoni
Carrarese verso la sfida di Olbia l’osservato speciale è l’attacco

Dopo la bruciante sconfitta con la Torres altra prova in Sardegna

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CARRARA.  La Carrarese si sta allenando in località Monti ad Olbia in vista di scendere in campo domenica, dopo la cocente delusione di Sassari.

Una partita, quella contro la Torres, tutto sommato ben condotta dalla squadra azzurra fino al primo vantaggio dei padroni di casa. Nel primo tempo è stata la Carrarese a produrre le occasioni più importanti con un paio di invenzioni di Della Latta per Panico e Simeri. Quest'ultimo prima del riposo si è divorato un gol fatto, calciando in bocca al portiere. Subito dopo l'intervallo Schiavi ha sfiorato la rete dalla distanza.

La svolta in negativo è arrivata con l'1-0 di Ruocco. Una prodezza balistica che ha spostato gli equilibri a favore dei sardi. La Carrarese ha provato a rimettersi in carreggiata nuovamente con un bolide di Schiavi, ma il fallo da rigore di Coppolaro ha permesso alla Torres di chiudere l'incontro con Scotto. A tal proposito, c'è da fare una riflessione.

Coppolaro in tre apparizioni ha già commesso due grossi errori: l'ingenua espulsione rimediata nel finale di Carrarese-Fermana e l'atterramento di Zecca in area a Sassari. Il giocatore è senza dubbio di altissima qualità e valore, un lusso per la Serie C, ma certi black-out vanno evitati, per non compromettere un percorso che deve portare la Carrarese ad occupare i primissimi posti della classifica. La società quest'anno ha allestito una rosa di prim'ordine.

In un girone di ferro, questa Carrarese sulla carta può collocarsi tra le prime cinque, ma c'è una differenza tra arrivare primi o quinti e questa differenza la fanno i dettagli: un'espulsione in più o in meno, un punticino strappato anche quando le cose non vanno tutte bene, un gol segnato di rapina, un rigore trasformato o sbagliato. Sono questi episodi che fanno vincere o perdere un campionato.

La sconfitta di Sassari pesa in negativo, perché tutto sommato era evitabile con una miglior cura della fase offensiva, del turn-over e degli episodi. Come abbiamo scritto subito dopo l'incontro, la scelta di puntare su Della Latta dal primo minuto proprio nella gara più importante non ha convinto. Il centrocampista ha fatto vedere ottimi spunti, ma non ha ancora i 90 minuti e alla distanza ha sofferto il ritmo imposto dalla Torres.

In avanti Simeri e Panico si sono annullati a vicenda vanificando troppe occasioni da rete. La realizzazione, il saper fare gol: qui arriva il vero campanello d'allarme. La Carrarese fatica troppo a segnare, o meglio, sa arrivare al gol prevalentemente attraverso il gioco corale.

Ammiriamo tante mezze punte di qualità, tanti giocatori di movimento di ottima fattura, ma manca la classica punta in grado di fare reparto da sola quando ce n'è bisogno, il tipico finalizzatore d'area, il centravanti puro e duro fatto di forza fisica e cattiveria.

Il gioco è importante, e dalla cintola in giù questa Carrarese appare già più che convincente, ma nel calcio conta solo vincere e per vincere un campionato bisogna segnare tanto. La Carrarese nelle ultime due partite ha realizzato solo una rete e per giunta con un autogol. Domenica contro l'Olbia occorre una svolta.l

 

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