Cucina cinese, boom di aperture a Carrara: in pochi mesi aprono cinque nuovi locali
Dal ristorante alla ravioleria, in centro-città è la nuova moda
CARRARA. Non sarà come affondare il cucchiaio in un piatto di taglierini nei fagioli-come li faceva Ometto, ma – sorpresa – ai carraresi piace la cucina cinese. Tant’è che nel giro di pochi mesi – parliamo di un fenomeno del centro-città – sono diventati quattro e tra poco saranno cinque gli angoli del gusto in cui mangiare piatti del Dragone. Nati per offrire un pasto veloce, da asporto, ai tanti studenti cinesi iscritti all’Accademia di Belle Arti e aperti da giovani, connazionali-neo laureati all’Alta scuola artistica, i locali mangerecci con menu che arriva dal Gigante asiatico sono frequentati – sorpresa – anche dai carraresi. Il Tirreno li ha visitati tutti.
Il primo nato
Via Solferino, civico 2E/2F: una ventina di anni fa qui venivi a prendere la pizza, Da Walter. Ora c’è la trattoria cinese Yi Fan. Significa “Andrà bene”, spiega Wentao Chen, come bene vanno gli affari: è contento. Ex studente dell’Accademia, laureato in pittura, ha il merito di aver dato vita al primo locale “strutturato” di piatti tradizionali cinesi in centro-città: ha aperto due anni fa, «perché gli studenti cinesi – dice – non sanno dove andare a mangiare» ma, alla fine, «il 50%» dei clienti è carrarino.
Veloce ma con cura
Via Mazzini 12, laddove c’era la gloriosa pizzeria Delfino – c’è il ristorante cinese d’asporto Mi & Ro, dalle prime lettere del nome del gatto e del cane del titolare, Qianjun Yang, laureato in scultura all’ateneo cittadino; ai fornelli, c’è l’amico, cinese e ex studente dell’Accademia anche lui, Yu Qiu. Sul bancone ci sono le foto dei piatti: così i clienti italiani si fanno un’idea. . Riso alla cantonese e involtini primavera – le pietanze cinesi più note al popolo-mangia spaghetti – sono nel menu, ma lui “spinge” sui piatti di carne con verdure: manzo, gomito di maiale, pollo. E, udite-udite, trippa (cinese), «Molto richiesta». Imperdibile, sostiene, è il suo ragù, «un pochino piccante» e che non ha nulla a che vedere – confessa – col ragù tricolore. Molti dei clienti sono carraresi, «che abitano qui vicino». Va orgoglioso Qianjun dei feedback lasciati online dagli avventori.
L’artigiano del raviolo
Ancora via Mazzini, “Alla Venere”, nel fondo che ospitò una storica pescheria, c’è Mr Gin, ovvero, la ravioleria. Yubin Jin fa ravioli-ricetta cinese con ripieni di carne, o pesce, o verdura: poi li cuoce al vapore. Il taglio del nastro risale a un anno fa. Vende bene la mattina, mente la sera c’è poco movimento, dice; volendo, ha anche qualche tavolo per consumare sul posto.
Il ristorante
Siamo in piazza Fabrizio De Andrè, tra il Teatro degli Animosi e il notissimo ristorante Roma-Da Prioreschi: dove c’era il Fuoriporta, locale che ha fatto storia per tanti giovani carraresi, c’è il ristorante Jiao Jiao Dao; tradotto, L’Isola. Entri e dici “Wow”. «Com’è andata?», chiede Lele Gou a un cliente. Risposta: «Benissimo, come al solito, la prossima volta prendo il branzino». «Bene, però – avverte lei – è un po’ piccante..». Hanno aperto da un mese e hanno già clienti che, dopo il banco di prova, sono tornati: sono carraresi, coppie “distinte”. Al lavoro c’è un festosissimo team di sette ex studenti dell’Accademia di Belle Arti. Il più anziano ha 28 anni, è il cuoco, lo chiamano “il capo”, Zhaoyì An. Fanno cucina tipica del Sud della Cina. E assicurano: «Qui si mangia bene, sì-sì». C’è grande cura dei dettagli, si vede. C’è la voglia di fare, di essere apprezzati. C’è la versione meno speziata di piatti che a un palato italiano potrebbero risultare troppo pungenti, c’è il menu vegetariano.
Prossima apertura
Torniamo in via Verdi. In molti al civico 4 ricorderanno il bel bar Cybo: ecco qui, davanti alla Tavernetta di Franco e accanto al ristorante Eden appena inaugurato, stando a quanto si dice e a quel che si vede (dai lavori in corso), aprirà un altro ristorante cinese. E, dato che il Dragone di solito fa presto, sarà tra poco.
Nella foto a sx Wentao Chen. In alto da sx Qianjun Yang e Yu Qiu, a Yubin Jin. In basso da sx
Lele Gou, Zhaoyì An, e Jinjin Wan e la sala del ristorante Jiao Jiao Dao
