Il Tirreno

Il personaggio

Chef Marco Garfagnini “conquista” (anche) Dubai: ha aperto tre mesi fa, già premiato

di Giovanna Mezzana
Lo chef carrarese e una parte del locale
Lo chef carrarese e una parte del locale

Il suo “Vera Versilia” è stato proclamato miglior ristorante di tutto il Medio Oriente

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CARRARA. Non c’è storia: inanella un successo professionale dopo l’altro lo chef Marco Garfagnini, classe 1972, “il babbo” del mitico Ninan – era il 1997 quando lo aprì tra San Francesco e Monterosso – da molti anni fuori del Belpaese ma sempre “connesso” con le Apuane.

Fa ancora centro

Et voilà, l’ultimo tocco: tre mesi fa ha aperto un ristorante, o meglio, una cittadella cuciniera di grande classe, basti pensare che ai fornelli ci sono 75 cuochi. A Dubai. Negli Emirati Arabi. E nel giro di 90 giorni è già stato proclamato miglior ristorante italiano di tutto il Medio Oriente: teniamo conto che solo nella città con il grattacielo più alto del mondo – il Burj Khalifa – sono 12mila le “tavole calde”. Dire che ha sbaragliato la concorrenza è dire poco.

Ricette nostrane

Sarà stato il tordello alla carrarina oppure il famoso e indimenticabile raviolo ricotta, limone e menta-cavallo di battaglia del bouquet di Ninan, entrambi nel menu di “Vera Versilia” – così ha battezzato la sua nuova creazione must-have per gourmet – oppure saranno stati l’uno e l’altro a portare il risultato?

Te lo dico io

«Cucina vera, radici profonde, identità toscana, semplicità di altissimo livello, servizio caloroso e autenticità assoluta – così chef Garfagnini si spiega il blasone ricevuto, il Middle East’s Best Italian Cuisine Restaurant 2025 in seno al The World Culinary Awards – ovvero – aggiunge – un modo di fare ristorazione che parla direttamente al cuore degli ospiti, italiani o internazionali che siano».

Il curriculum

Dove è andato, Garfagnini ha lasciato il segno: tra Italia, Francia e Svizzera si è appuntato sul petto quattro Stelle Michelin; due in Francia e sappiamo quanto sia difficile essere apprezzati dai cugini d’Oltralpe, in cucina, poi; una in Svizzera a Ginevra; e una in Italia, a Carrara, risultato mai bissato nella Capitale del marmo: quel riconoscimento – per adesso – resta un unicum.

C’è un segreto

Forse l’ingrediente del successo di Garfagnini è uno: rimanere sempre fedele a se stesso, alla sua cifra; la ristorazione per lui è sempre stata un esercizio artistico di semplicità. Il gusto per il gusto. Puro e vero.

Tempio

Con due piscine esclusive, tavoli anche all’esterno, è anche un luogo d’arte Vera Versilia, impreziosito da – udite, udite – marmo di Carrara ovunque e produzioni di artisti e artisti locali. «Non è solo un ristorante – dice lo chef – È il modo in cui porto con me la mia terra. È un tributo alla cucina che mi ha cresciuto e alle persone che mi hanno insegnato la semplicità, il rispetto e il gusto vero». Il locale celebra la cucina italiana con uno stile contemporaneo: ricette della tradizione riviste con tocchi moderni, prodotti che arrivano dalla costa toscana, richiami a Carrara e alle sue montagne. Insomma, se doveste andare laggiù – per lavoro o per piacere – sapete dove mangiare i tordelli alla carrarina: sarete a casa. 

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