Il Tirreno

Notte violenta

Ventunenne pestato a Carrara, in tre rintracciati e denunciati

di Giovanna Mezzana

	I controlli delle forze dell'ordine in zona movida e la galleria di via Rinchiosa
I controlli delle forze dell'ordine in zona movida e la galleria di via Rinchiosa

Fascicolo di indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Massa per far luce sulla vicenda

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CARRARA. C’è un fascicolo di indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Massa che punta a fare luce su chi-ha fatto-cosa domenica 5 ottobre, all’una e trenta della notte, in via Genova, a Marina di Carrara. Un giovane 21enne è stato picchiato selvaggiamente da tre (su per giù) coetanei. Mentre lui era ancora ricoverato in ospedale – ha un referto di trenta giorni per le percosse subite – i carabinieri di Carrara avevano già iniziato a indagare. Di domenica. E i primi risultati comincerebbero ad arrivare. Si parla di tre persone individuate. Rintracciate: a Massa. E denunciate.

La spedizione punitiva

È nel luogo sbagliato – sconvolgente ma tant’è – al momento sbagliato il 21enne carrarese: è sulla traiettoria della corsa furibonda di uno scalmanato che poco prima – secondo una ricostruzione da confermare – sta litigando con una ragazza e, poco dopo, vuole assicurarsi che venga cancellato un video fatto con un telefonino che (probabilmente) lo riprende mentre dà di matto. La vittima sarebbe presa di mira per il solo fatto di trovarsi in un gruppetto di amici da cui sarebbe partita la “ripresa”: cade a terra il giovane per i pugni e i calci che gli tirano, ha raccontato sua madre al Tirreno, e i picchiatori alla fine sarebbero tre.

Destinazione OltreFoce

Le indagini sono chiuse nel riserbo: non esce uno spillo, né dall’Arma dei carabinieri, né dalla Procura, ma ci sarebbero tre denunciati per quell’assalto. Di origine straniera, probabilmente marocchina – ventenni, poco meno, poco più – sarebbero stati scovati i presunti responsabili dell’aggressione. A Massa. In galleria Raffaello Sanzio, il “tunnel” commerciale-residenziale che da un lato “sbuca” nei pressi della Questura e dalla parte opposta “guarda” la piazza dell’ex sede massese della Banca d’Italia. Si parla anche di una perquisizione domiciliare, ma non è dato sapere più nel dettaglio. Un aiuto alle indagini sarebbero giunto dalle immagini catturate da telecamere di video-sorveglianza non pubbliche bensì private, di attività commerciali: il pestaggio è avvenuto sotto i portici di via Genova, lato monti, tra il negozio di moda Mai dire mai e la gioielleria Millecarati. Il quadro non è completo, gli accertamenti dei carabinieri vanno avanti e ancora si devono attribuire i ruoli nel caos della dinamica violenta.

Gli effetti

Quello della notte di domenica 5 ottobre è un episodio che lascia il segno. Per più di un motivo. Per la gratuità della violenza. Perché non sarebbe il primo di questo genere: ci sarebbero almeno altri due giovani picchiati con modalità simili le cui famiglie, a differenza di quella del 21enne, non avrebbero denunciato per timore di ripercussioni qualora i figli fossero tornati a frequentare il Quadrilatero della Movida. C’è poi chi teme rappresaglie come quella promessa via Instagram all’indomani (era l’inizio di aprile) delle botte davanti al Johnnie Fox’s a un 17enne, colpevole di essersi rifugiato nel pub; la resa dei conti, poi, non ci fu, probabilmente grazie anche a una presenza numericamente straordinaria di poliziotti, carabinieri e finanzieri tra i giovani nel fine settimana ad alto rischio: era la notte tra il 12 e il 13 aprile.

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