Il Tirreno

L’operazione

Maxi traffico di droga, si arrende il latitante carrarese ricercato. Altri 12 nei guai, 7 sono toscani: i nomi

di Melania Carnevali

	Un momento del blitz dei carabinieri
Un momento del blitz dei carabinieri

ll cinquantenne stava rientrando dalla Thailandia: è stato arrestato dai carabinieri di Massa all’aeroporto di Pisa

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MASSA. Sapeva di essere ricercato ma si è arreso. È tornato dalla Thailandia e a Pisa, dove è atterrato, lo hanno arrestato. Adesso Andrea Gibiino, cinquantenne carrarese, si trova in carcere. Con il suo arresto si chiude l’operazione antidroga “Tramonto” condotta dal nucleo investigativo del comando provinciale e dal centro operativo della Dia di Firenze, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della Procura di Genova.

Ad attenderlo all’aeroporto di Pisa, c’erano i carabinieri apuani che, in collaborazione con il personale della polizia di frontiera, gli hanno notificato la misura cautelare emessa dal Gip del 27 giugno scorso.

Nell’indagine erano coinvolte altre dodici persone, colpite da misure cautelari eseguite il 15 luglio, in relazione a un traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra l’Italia e la Spagna.

Sono finiti in carcere: Davide Del Becaro (di Massa, classe 1987) e Jacopo Gatti (Pietrasanta, 1982), Luca De Giorgio (di Rho, 1983), Luca Salini (Pietrasanta, 1984), Yuri Maggi (Pietrasanta, 1982), Alex Quartieri (Parma, 1990), Lorenzo Bruschi (La Spezia, 2000), Stefano Tronci (Firenze, 1967).

Per Andreca Elena Ciolac (Romania, 1990), Marta Grazzini (Pescia, 1999), Francesco Folini (Pietrasanta, 1983), Massimo Giansoldati (La Spezia, 1978), è stato disposto invece l’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione quotidiana alla stazione dei carabinieri. Per Gibiino è scattato il carcere anche per i «numerosi», si legge nell’ordinanza del gip, precedenti sempre legati agli stupefacenti.

Le indagini sono durate anni e si sono divise in due fasi. La prima, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Massa Carrara, nel periodo febbraio-dicembre 2021; la seconda condotta sempre dai carabinieri apuani con però la collaborazione della Dia di Firenze durante la quale sono state bucate chat criptate con le quali il gruppo comunicava. Chat attraverso le quali gli inquirenti, andando anche a ritroso nelle conversazioni, hanno ricostruito un presunto traffico di stupefacenti dalla Spagna.

Hashish e marijuana trasportati su furgoni e camion in mezzo ad altri prodotti o doppi fondi e poi nascosti, a detta della procura, in una cantina a Massa, in due autorimesse a Camaiore, in un appartamento con cantina al Cinquale, in un immobile a Seravezza e in un box a Sarzana. Secondo gli inquirenti le sostanze stupefacenti partivano dall’Andalusia, la regione più vicina alle montagne del Rif del Marocco dove viene prodotto l’hashish dalla lavorazione del Kif.

Ogni volta, sempre secondo quanto ricostruito dai carabinieri, veniva trasportato un ingente quantitativo di droga. Alcuna arrivata a destinazione, altra fermata prima. Come quando, tra il 25 luglio e il 10 agosto del 2020, lo stesso Gibiino e Gatti avrebbero tentato un’importazione di 15 chilogrammi di hashish, con un corriere donna a bordo di una Volkswagen Golf e l’operazione fu interrotta dall’arresto del corriere in territorio francese. Era Gibiino, secondo la ricostruzione degli inquirenti, a tenere i rapporti con il corriere.

Le aree interessate dalla attività di spaccio erano ubicate tra Massa Carrara, La Spezia, Lucca e Milano. 
 

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