Il Tirreno

Il progetto

Massa, l’arte davanti alla nave incagliata per il rilancio della città

di Ivan Zambelli

	La nave Guang Rong incagliata al pontile di Massa (foto di archivio)
La nave Guang Rong incagliata al pontile di Massa (foto di archivio)

Di fronte al pontile e in altri punti opere realizzate da street artist. L’idea del Comune anche in seguito alla candidatura della città a capitale della cultura

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MASSA. Trasformare la ferita causata dall’incidente del 28 gennaio 2025 – quando la nave Guang Rong andò a scontrarsi con il pontile di Massa, rimanendovi incagliata – in occasione di rilancio. È percorrendo questa impostazione di lavoro, dai contorni di una scommessa – per il mondo economico e per tutti gli aspetti legati alla cultura –- che l’amministrazione comunale di Massa ha dato vita al progetto “Massa Street Art - il segno del cambiamento urbano”, in base al quale da agosto a settembre la Guang Rong sarà il motore di una mostra d’arte diffusa in città, anche sulla scia della candidatura di Massa a capitale della cultura e per posizionare la città nel panorama dell’arte contemporanea e dei suoi investitori (venerdì 9 agosto alle 17,30 a Villa La Rinchiostra, secondo appuntamento del processo partecipativo; per partecipare: www.istitutovalorizzazionecastelli.it/massa-capitale-della-cultura/). Il progetto è promosso dal Comune di Massa con galleria Deodato Arte e direzione artistica di Artuu Lab.

Il progetto

Il cuore dell’intervento è il pontile danneggiato, dove in questi giorni è in corso l’allestimento di un muro, che ha destato diverse curiosità. Questo perché dal 4 al 20 agosto l’artista comasco Mr. Savethewall vi realizzerà dal vivo un murale temporaneo di 40 metri lineari su geoblocchi di cemento, integrando simbolicamente nella sua opera la stessa nave incagliata che resterà sullo sfondo. L’intervento mira a trasformare agli occhi dei visitatori il danno al pontile in un’opera d’arte, coniugando il messaggio artistico ad un concetto di rigenerazione urbana.

In piazza Mercurio e Betti

Il progetto non si limita a un solo punto della città. A partire dalle 17 del 31 luglio in piazza Mercurio l’artista e performer Felipe Cardeña, noto per i suoi collage ipercolorati e barocchi, guiderà un intervento collettivo con tre artisti locali selezionati tramite Artuu lab. Il risultato sarà una grande opera partecipata, che lascerà volutamente uno spazio bianco, simbolo di apertura alla creatività libera. Dal 20 agosto al 7 settembre, infine, piazza Betti ospiterà una mostra diffusa a cielo aperto. In tutto saranno sei le lastre di marmo posizionate lungo la piazza della località balneare, che diventeranno una tela per tre giovani street artist selezionati da tutta Italia sempre attraverso Artuu Lab e che verranno realizzate interamente dal vivo.

Patrimonio simbolo

Tutte le opere realizzate resteranno patrimonio del Comune di Massa, come segno tangibile di un’estate che ha voluto trasformare una ferita urbana in un’opportunità culturale e sociale, come dichiara il sindaco Francesco Persiani. «Questo progetto rappresenta un passo concreto nella nostra visione di città: aperta, creativa, partecipata. Abbiamo immaginato Massa come un museo a cielo aperto, dove l’arte non si rinchiude tra le pareti, ma dialoga con i cittadini, con i luoghi, con la memoria e il futuro del territorio», dice Persiani.

I precedenti

Non è la prima estate che Marina di Massa viene caratterizzata da esposizioni di arte contemporanea. Nel 2024 si tenne il festival Luci e colori pop, sempre in collaborazione con la galleria Deodato e che ha con Massa street art un filo rosso: entrambi i progetti mirano a fare di Massa una città attrattiva per artisti, turisti e investitori culturali. L’obiettivo è duplice, spiegano da palazzo civico: rigenerare lo spazio urbano e posizionare la città nel panorama dell’arte contemporanea e della creatività diffusa. Aggiunge Persiani, «Massa street art non è solo un progetto artistico: è un atto collettivo, un gesto di bellezza pubblica, una promessa di rigenerazione e di speranza. È la prova che l’arte può essere motore di cambiamento vero, per la città e per chi la vive ogni giorno».

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