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Dalla mela della Lunigiana all’impresa di successo: Annalisa, con due lauree riparte dai terreni dei nonni

di Francesca Fontana
Annalisa Mori
Annalisa Mori

La storia della 38enne: i terreni agricoli si trovano a Filattiera, mentre la sede dell’azienda è a Pontremoli

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PONTREMOLI. Si può costruire un’impresa attorno alla mela rotella, frutto tipico e autoctono della Lunigiana? Si può. Lo dimostra il caso di Annalisa Mori, 38 anni, che nel 2018 – quando tutto cominciò – non aveva esperienze se non una storia familiare che sin dai nonni guardava all’agricoltura e alla terra.

Come nasce

Laureata in scienze Erboristiche e poi in scienze agrarie, nel 2018 decide con i suoi di impiantare i primi due meleti anche grazie a un bando del Psr di regione Toscana. Nel 2020 l’aggiunta del terzo, a loro spese. Oggi l’azienda ha tre ettari di meleto, prevalentemente a mela rotella – poi con le celebri mele Fuji e Royal Gala, in percentuale più bassa. «Queste ci servono soprattutto come impollinatori per il fiore della mela rotella perché fioriscono prima – le Fuji e le Gala si raccolgono intorno ad agosto-settembre, la mela rotella a fine settembre-ottobre», spiega Annalisa.

L’azienda, con sede legale a Pontremoli, è a conduzione familiare. I terreni, ancora di famiglia, sono a Filattiera. Dai campi alla lavorazione seguono tutto loro, producendo anche alcuni trasformati d’alto pregio e bontà. «Siamo partiti solo con la coltura della mela – dice – poi abbiamo iniziato a trasformare sino alle produzioni che vedete con me nei mercati e nei punti vendita. Non siamo ancora autosufficienti perché non abbiamo le attrezzature, solo la cella frigo di conservazione della mela e spazio per la prima lavorazione. In prospettiva c’è però l’idea di acquistare i macchinari, di divenire a tutti gli effetti laboratorio».

Il loro punto vendita è a Pontremoli, in via Manfredo Giuliani, aperto quando c’è il fresco, da metà agosto a gennaio. I prodotti de Il Meleto si ritrovano però nei mercati, in qualche punto vendita selezionato e, come freschi, nel circuito Conad. I trasformati sono succo di mela rotella, spremuta di mele senza zuccheri aggiunti; sidro; aceto di mela rotella e marmellata. L’attività sta andando bene. Certo, il lavoro richiede impegno, fatica, costanza, presenza.

Il percorso

Ciononostante, dal 2020 Annalisa ha aggiunto anche la coltivazione di Grano “23”, grano antico di Lunigiana recuperato da alcuni agricoltori con l’Università di Pisa. Utilizzato per il testarolo artigianale pontremolese e il pane di Regnano si trasforma in produzione di farina. Quando le chiediamo se applica qualcosa della scienza erboristica, ci dice: «Scienze erboristiche e scienze agrarie sono molto simili. Nel primo percorso si lavora sulle colture, con scienze agrarie ho scoperto il mio lavoro. Aver studiato entrambe mi ha dato la possibilità di unire le competenze, l’una è complementare all’altra». E con 12.500 piante, un impianto su filari e la raccolta della mela a mano, attentissima, ciò è servito ad Annalisa, custode di mela rotella.

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