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Marina di Massa, l’emergenza-manta: bandiera rossa per proteggerla. Cosa sta succedendo all’animale

di Ivan Zambelli

	Due immagini della manta a Massa
Due immagini della manta a Massa

Arpat e Capitaneria di porto stanno valutando per capire se e come sarà possibile portarla al largo. Parla Luca Giannelli del Wwf

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MASSA. Un animale maestoso, ma fuori posto. Da giorni una manta gigante nuota lentamente a pochi metri dalla spiaggia della Don Gnocchi, a Marina di Massa, tra gli scogli che sembrano averla intrappolata.

Un avvistamento raro e spettacolare, che però sta destando preoccupazione tra gli esperti. Perché quell’esemplare è lì per una condizione di difficoltà, si ipotizza una malattia, e non accenna ad uscire dalla vasca in cui si trova. Per questo, fa sapere il presidente del Wwf di Massa Luca Giannelli, «al momento è stata issata la bandiera rossa per vietare la balneazione e impedire che qualcuno entri in acqua e si avvicini all’animale. Arpat e Capitaneria di porto stanno valutando il da farsi, per capire se e come sarà possibile portarla al largo».

L’animale, stimano gli esperti, misura circa un metro e mezzo di larghezza. Non è escluso che possa trattarsi dello stesso esemplare avvistato alcune settimane fa più a sud, davanti alla costa dei Ronchi. Ma non ci sono certezze, nemmeno su come agire. «Queste sono specie pelagiche – ricorda Giannelli – normalmente vivono in mare aperto, non si avvicinano mai a riva. Quando lo fanno, spesso è perché sono in difficoltà, o addirittura perché stanno andando a morire».

La manta inoltre appartiene a una specie protetta e ogni intervento deve essere autorizzato. «Il ministero è molto rigido in questi casi – spiega ancora il presidente del Wwf – e non esistono protocolli standard. È già successo che, dopo essere state riportate al largo, alcune siano tornate a spiaggiarsi».

Conta poi la condizione in cui si trova l’animale, bloccato lì dentro da domenica: «Non abbiamo conoscenze scientifiche certe sul comportamento di questi animali in situazioni simili. L’unica cosa da fare, per ora, è monitorarla a distanza e non arrecare ulteriori stress».

La manta è stata avvistata per la prima volta dai bagnini domenica scorsa, saliti su un pedalò per capire cosa fosse quella massa scura in acqua. In un primo momento avevano pensato a un telo, o a una persona in difficoltà. Solo da vicino hanno realizzato di trovarsi davanti a un esemplare di manta gigante. È il secondo avvistamento in poche settimane sulle coste massesi.

Un fenomeno che, secondo il Wwf, si inserisce nel quadro della tropicalizzazione del Mediterraneo e più in generale del cambiamento climatico, con mari sempre più caldi che alterano gli equilbri.

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