Carrara, la dose si comprava nel bosco: smantellato il droga-camping a Bedizzano
Dopo giorni di indagini i carabinieri centrano il bersaglio. Trovati tenda, barbecue, sacchi a pelo e rifiuti: ecco come si spacciava
CARRARA. Adesso possono finalmente dormire sonni tranquilli i bedizzanesi: non c’è più motivo di preoccuparsi per l’auto parcheggiata in strada temendo di trovarla al mattino con almeno un vetro spaccato: assaltata e con il motorino di avviamento ko. È stato risolto dai carabinieri di Carrara il rebus delle batterie rubate alle automobili. Il mistero che ha suscitato tanti interrogativi tra i paesani – ma a cosa serviranno? E, soprattutto, a chi? – è stato svelato dai militari dell’Arma: gli accumulatori di energia occorrevano per alimentare i telefoni cellulari in un luogo in cui non ci sono prese per la corrente. Dove? Nel bosco. Perché era nel bosco che lambisce il paese che si spacciava droga. Cocaina, hashish. Anche eroina «A prezzi “stracciati”– si dice in paese – Farsi una dose costa tanto quanto brioche e cappuccino»; forse per incentivarne il consumo, chissà. Tra vegetazione incolta, alberi e rovi, gli acquirenti si addentravano per prendersi “la roba”.
Le indagini
A fine maggio non era passato inosservato in paese un arrivo in massa dei carabinieri del comando della stazione di via Chiesa: il tutto dopo uno strano episodio di spari di pistola (sempre che di arma da fuoco si trattasse), una decina di “spaccate” con furto di batteria alle automobili in sosta, siringhe da insulina ritrovate qua e là, nei pressi del cimitero soprattutto, e denunce di cittadini. «Sono venuti in tanti i carabinieri ma girano ancora qui, in borghese perché in paese “si spaccia”», aveva detto un bedizzanese al Tirreno domenica 25 maggio. Aveva ragione. Sono andate avanti per giorni, almeno due settimane, le indagini dei carabinieri, tra scandaglio dei luoghi e appostamenti: e il bivacco da cui tutto partiva è stato trovato.
Bingo
Da Bedizzano, basta imboccare la strada che porta a Colonnata: subito fuori il paese si incontra una curva con uno slargo delimitato da new jersey rossi: fa al caso di chi avesse necessità di fermarsi. È qui che gli acquirenti di sostanze stupefacenti si stoppano per contattare gli spacciatori “imboscati”. «Ci sei? Ce l’hai? Arrivo?». Col nulla osta penetrano nella zona boschiva, percorrono un tratto a piedi fino alla base di un terrapieno. All’apice di esso c’è la “residenza” degli spacciatori. Stanno al sicuro. Sono introvabili se non da chi è inserito nel portafoglio-clienti.
Il bivacco
Oltre a una ventina di batteria di auto e finanche camion, i carabinieri hanno trovato una tenda: serviva nel caso di pioggia, per avere un riparo; due sacchi a pelo per chi era “di turno” la notte; un barbecue per preparare qualcosa di edibile; bottigliette d’acqua e sporcizia varia. Un droga-camping, insomma. È stato smantellato e ripulito anche con l’ausilio dei carabinieri forestali e con l’impiego di un mezzo pesante (vedi foto). Per inciso: accendere il fuoco in un’area boschiva non solo è vietato ma è anche pericolosissimo, e sta arrivando l’estate con le alte temperature.
E adesso?
Al momento non risulterebbero persone identificate. Certo è che lì – nel bosco che accarezza il paese di Bedizzano – gli spacciatori di sostanze stupefacenti non sono ricomparsi. Non torneranno. Bene. Bedizzano, però, adesso ha bisogno anche di altro: per esempio, di un luogo di aggregazione sociale dove ci si possa incontrare e vivere la comunità perché questo è un paese in cui una comunità ancora esiste: ed è un grande valore che deve essere salvaguardato. I bedizzanesi chiedono che la grande palestra nelle vicinanze del cimitero diventi qualcosa d’altro rispetto alle fabbriche dismesse di Scampia: perché ad esse assomiglia. Le pareti sono imbrattate, lo sono persino i vetri, gli arredi interni sono completamente distrutti, è un ricettacolo di sudiciume. E chiunque può entrarci «anche a delinquere», si dice in paese. La chance c’è: arriva dai progetti legati al cosiddetto Articolo 21 (del Regolamento comunale degli Agri marmiferi). Diventeranno realtà?