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Massa, una Porsche come auto aziendale: il regalo della Theory Holding ai suoi dipendenti

di Melania Carnevali

	Alessandro Olivieri con le gallette che produce e una delle palestre della Theory Holding
Alessandro Olivieri con le gallette che produce e una delle palestre della Theory Holding

La società apuana ha raggiunto in cinque anni i dieci milioni di fatturato tra fitness, settore food e marketing. Nel 2019 la prima struttura: oggi ne ha 20 tra Toscana e Liguria

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MASSA. Una Porsche come auto aziendale. Non ce l’hanno più nemmeno i top manager del gruppo Volkswagen che lo scorso anno, in ottica di risparmio, ha introdotto nuove regole per i mezzi di servizio dei Top management circle, ma ce l’hanno i dipendenti del settore vendite della Theory Holding spa, l’azienda apuana da oltre dieci milioni di euro di fatturato (raggiunto in cinque anni) che ha messo su un impero tra gallette e food artiginale, palestre low cost, scuole di formazione e marketing. Lo ha deciso il suo presidente, Alessandro Olivieri, imprenditore carrarese classe 1992, che ha puntato su altrettanti giovani di talento per trainare la sua società. A Il Tirreno avevo raccontato di aver immaginato la sua azienda come una startup americana dove ognuno può sognare di «entrare come dipendente e arrivare a prenderne una fetta» e dove «non si pensa allo stipendio alto subito, ma si ha una visione di lungo termine».

L’età media dei dipendenti – ha oltre 150 collaboratori tra interni ed esterni – non supera i trent’anni. Molti hanno già ottenuto grandi risultati tanto che il presidente della società ha deciso di mettere a disposizione del reparto sales una Porsche come auto aziendale. «Decisione presa su base meritocratica», chiarisce Olivieri.

Nata nel 2019 con l’apertura di una palestra in via Carducci, a Massa, la Theory Holding spa è adesso una mega azienda sparsa tra la Toscana e la Liguria. C’è anzitutto il settore del fitness: in sei anni la società ha aperto 20 palestre, l’ultima a Monsumanno due giorni fa. La maggior parte sono in provincia di Massa Carrara. Le altre si trovano Lucca, La Spezia e Livorno, dove la società ha aperto la palestra più grande di Italia in un fondo di circa 4mila metri quadrati al Picchianti. E sono in programma altre aperture nei prossimi mesi a Prato, Lucca, Montecatini, Cascina, Pontedera e Pisa Ospedaletto.

C’è poi il settore del food nato durante il Covid come alternativa alla chiusura degli impianti sportivi: oltre alle gallette, produce burro di arachidi, energy drink e integratori alimentari. Da ultimo sono nati Impossible university, Impossibile agency e la Rocket consulting. La prima è una realtà formativa che in circa un anno di vita ha già raccolto 17.000 studenti e centinaia di imprenditori e liberi professionisti che ogni mese animano la theorytower partecipando ai mastermind privati di formazione. Il secondo è il reparto marketing a disposizione delle piccole e medie imprese. Infine c’è il settore della consulenza agli imprenditori e alle aziende.

Oliveri ha trovato nel web il grimaldello per lanciare ovunque la sua azienda. Il suo profilo Instagram, quello principale, ha oltre 38mila followers, quello di Tik Tok, quasi 300mila. A questi si aggiungono le pagine delle palestre con migliaia di followers ciascuna. Gli utenti delle palestre sono oltre 25mila e non sembrano fermarsi grazie anche alla formula low cost e alle aperture h24. Insomma, un impero che sembra destinato a crescere ancora.


 

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