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Marina di Massa, un’estate senza spiagge libere. Il pontile è «area di cantiere»

di Gabriele Buffoni
Marina di Massa, un’estate senza spiagge libere. Il pontile è «area di cantiere»

L’ordinanza emessa dal Comune nega l’accesso ai due arenili. Ribadito anche il divieto di accesso ai due pennelli laterali

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MASSA. Per Marina di Massa sarà un’estate senza spiagge libere. Il Comune di Massa, con esplicita ordinanza, ha infine ieri (lunedì 28 aprile) sancito che le due aree di arenile a fruizione libera sia sul lato destro che su quello sinistro del pontile non potranno essere aperte al pubblico in quanto “area di cantiere”.

Una decisione apparentemente obbligata, visto il prolungarsi delle operazioni per la rimozione della nave cargo Guang Rong, che lo scorso 28 gennaio si è incagliata contro lo storico pontile abbattendo la rotonda panoramica con cui terminava. E che saranno integrate – ormai è questione di ore – dall’ordinanza della capitaneria di porto che riguarderà più specificamente i divieti di balneazione.

L’area vietata

Che questa ipotesi sulla chiusura di entrambi gli spazi di spiaggia libera fosse la più probabile era ormai nell’aria da tempo, fin da quando – terminate le operazioni di svuotamento dei serbatoi della nave – negli uffici di capitaneria di porto e Comune si è iniziato a ragionare sugli eventuali divieti da disporre per l’estate. Ora la planimetria mostrata a supporto dell’atto comunale non lascia dubbi: con la trincerazione delle due zone di arenile ai lati del pontile sarà impossibile per i bagnanti accedere alla spiaggia libera, piantare il proprio ombrellone o distendere l’asciugamano sulla battigia e godersi il litorale senza costi aggiuntivi.

Una scelta che sicuramente grava sulla fruibilità dell’arenile, considerando che non sono molte le spiagge libere lungo l’intero litorale e che quelle due zone di fianco al pontile sono sempre state quelle maggiormente prese d’assalto dai turisti (soprattutto quelli più “occasionali”) durante la bella stagione.

Il Comune ha quindi ordinato alla società Fratelli Neri di Livorno – incaricata dall’armatore e dalle società assicuratrici di occuparsi di tutta la delimitazione dell’area di cantiere per le operazioni di rimozione della nave incagliata – di provvedere all’apposizione di barriere fisiche e di delimitare quindi l’area necessaria alle operazioni dei propri addetti. Ma qui si apre un altro fronte: quello della piazza antistante il pontile. Il Comune infatti è ben deciso a liberare la piazza almeno fino alla fontana, consentendo i traffici di cantiere e vietando al pubblico l’accesso al solo camminamento a mare, così da ristabilire un’area di fruizione e dare nuovamente al lungomare un aspetto da “passeggiata” senza transenne. Ma non è così semplice: servirà prima un confronto con la ditta per capire se i traffici di cantiere richiederanno o meno un’ulteriore zona “ad accesso vietato”. Il tutto mentre si attende – entro il primo maggio – la decisione sulla capitaneria sui divieti di balneazione “limitati” a un’area delimitata intorno alla nave.

I due pennelli

Ma l’area vietata “a terra” non si limiterà alle sole spiagge libere. Con una seconda ordinanza infatti nei giorni scorsi il Comune di Massa ha ribadito anche il divieto di accesso ai pennelli che si trovano ai due lati del pontile (e quindi della Guang Rong). I due prolungamenti di scogli a protezione della linea costiera infatti sono stati spesso utilizzati dai curiosi (e dai più sprovveduti) per avvicinarsi quanto più possibile alla nave incagliata e scattare selfie e foto ricordo a distanza ravvicinata. Mettendo anche a rischio la propria incolumità. Una pratica che fin dall’inizio è stata pesantemente criticata e vietata dal Comune e dalla capitaneria di porto, al punto che l’accesso ai pennelli è stato subito interdetto a tutti. Ma alla luce dei nuovi divieti è stato necessario ribadirlo, anche perché questo genere di episodi non si è certo fermato in tutti questi mesi. Incaricata di vigilare sulla corretta attuazione del provvedimento sarà la polizia municipale di Massa, chiamata a controllare che nessuno acceda ai pennelli o alle spiagge libere.

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