Morto Gianfranco Tognoni, presidente Aias: lutto nel mondo del volontariato
Massa Carrara, determinante per la realtà attiva nell’assistenza ai disabili. Il funerale sabato 1° febbraio a Torano
MASSA-CARRARA. Il mondo dell’associazionismo e del volontariato è in lutto per la scomparsa di Gianfranco Tognoni, 68 anni, storico presidente dell’Aias, l’associazione di assistenza ai disabili. Il decesso è stato annunciato «con profondo dolore», dalla stessa Associazione, che ne ha ricordato «la sua dedizione, il suo impegno e la sua umanità, che hanno lasciato un segno indelebile». Lascia la moglie Manilla, le figlie Sara e Giulia, la nipotina Anita; oltre ai fratelli Federico, Giovanni e Marta. I funerali si svolgeranno sabato 1 febbraio alle 10,30 presso la Chiesa di Torano. La camera ardente sarà allestita presso la sala del commiato della Pubblica Assistenza in Viale XX Settembre, località Stadio (lato Sarzana, fra museo del marmo e distributore). È deceduto a causa di una malattia che da tempo lo affliggeva.
In una nota, da palazzo civico, si scrive: «Ci stringiamo con affetto alla famiglia in questo momento di grande dolore. La vicesindaca e assessore con delega alla Disabilità Roberta Crudeli, la consulta delle Persone con disabilità e tutte le associazioni che vi fanno parte si stringono attorno alla famiglia e agli amici di Gianfranco Tognoni, presidente Aias, prematuramente scomparso. Il suo impegno e il suo lavoro all’interno dell’associazione e sul territorio al servizio delle persone disabili non saranno mai dimenticati».
Gianfranco Tognoni era una persona stimata e benvoluta, per anni professionista, svolgeva il suo incarico di presidente con impegno assiduo, nel rispetto delle esigenze e dei bisogni delle persone. L’Associazione Aias ricorda che durante il suo mandato è stato realizzato il progetto di acquisto della sede dell’Aias a Marina di Massa, un impegno finanziario importante, fortemente voluto dal caro “Franco”. Proprio in questi giorni, si fa notare, sono stati deliberati i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’immobile, necessari per inizia l’attività nella nuova location. Tognoni ha dedicato tanto tempo e attenzione a questa iniziativa proprio perché voleva che la nuova sede fosse la migliore possibile per i suoi “ragazzi”, come chiamava gli assistiti dell’Aias. Aveva una sensibilità particolre che lo hanno reso «un padre, marito, e amico che riampiangeremo e ricorderemo sempre con tanto affetto». Chi lo ha conosciuto sa che non amava i riflettori e difficilmente appariva in pubblico, «ma questo ricordo lo riteniamo doveroso, con tutto il nostro affetto e vicinanza alla famiglia».