Il Tirreno

La città verde

Un viale come a Bolgheri: la sindaca di Carrara punta sui cipressi, ecco dove vuole piantarli

di Giovanna Mezzana
Un tratto della Salita San Ceccardo dopo il taglio dei pini e al centro alcuni esemplari di cipressi a colonna
Un tratto della Salita San Ceccardo dopo il taglio dei pini e al centro alcuni esemplari di cipressi a colonna

Il Comune deve decidere le piante con cui sostituire quelle abbattute nella zona di San Ceccardo

06 giugno 2024
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CARRARA. Chissà cosa ne penserebbero i carraresi se la salita San Ceccardo assomigliasse al viale di cipressi che porta a Bolgheri. Il taglio di inizio anno di molti pini lungo il tratto di accesso alla città – viale alberato identitario – ha riaperto la questione della cura del verde cittadino, rivelando anche, ben venga, un’inaspettata sensibilità green dei carraresi: molti di loro hanno avvertito un calcio allo stomaco quando gli storici alberi – zac – sono caduti. E questo è successo mesi fa. Ora la giunta della sindaca Serena Arrighi ha annunciato, che ci sono le risorse – 350mila euro – per rinverdire (ma anche per rinnovare) la rampa che porta in città. E il dibattito su quali alberi sostituiranno i pini di San Ceccardo comincia a sollecitare anche i cittadini.

Quali alberi e quando?

Per esempio, una lettrice, Letizia Smerzi, ha scritto al Tirreno riprendendo i contenuti di un’interrogazione che la consigliera comunale Rigoletta Vincenti ha fatto nella seduta civica della scorsa settimana. Alla giunta Arrighi Smerzi chiede «che piano di ripristino è previsto per il taglio-alberi fatto a San Ceccardo e lungo via Don Minzoni, che tipo di alberi si prevederà di mettere, di quali dimensioni, e qual è il cronoprogramma».

«Niente pini»

L’assessora ai lavori pubblici Elena Guadagni, che ha già risposto in consiglio comunale, precisa ulteriormente: «Nei mesi scorsi abbiamo già consultato un agronomo – dice – che ci ha già presentato alcuni studi sulle diverse essenze. Ora stiamo valutando le soluzioni ma già possiamo dire che, ovviamente, non saranno pini; dovranno essere piante non solo belle ma anche in grado di garantire un alto assorbimento di anidride carbonica. Parallelamente, i nostri tecnici stanno predisponendo il progetto per il rifacimento del tratto stradale: sarà tutto risistemato per eliminare buche e avvallamenti causati nel corso degli anni dalle radici dei pini; entrambi i marciapiedi saranno rifatti così come le aiuole dove saranno piantumati i nuovi alberi».

Parlano gli esperti

Dato che l’Amministrazione comunale sta ancora decidendo su quali tipi di piante scegliere per far sì che la Salita San Ceccardo torni a essere un viale alberato, e tenuto conto che i cittadini sono interessati al tema, Il Tirreno ha chiesto un parere agli esperti di Nausicaa, la società multi-servizi del Comune che si occupa anche di verde pubblico. «La scelta delle essenze, ossia del tipo di piante da impiegare in un luogo urbano, deve tenere conto di diversi fattori – dicono i tecnici di Nausicaa – Tra questi, vi è il tipo di strada nel quale piantarle e la relativa luminosità».

Questione percorribilità

«In strade larghe e con i marciapiedi in grado di garantire una buona percorribilità – valutano i tecnici di Nausicaa – è possibile ipotizzare anche piante a tronco largo, mentre lungo vie meno ampie e con marciapiedi ridotti, andranno scelte delle essenze non imponenti».

Questione luce

«Un fattore importante è quello della luminosità, ossia bisogna capire se il punto in cui viene messa una pianta gode di luce del sole diretta, oppure se ha parti a ridosso della collina, come in certi tratti di San Ceccardo».

Le ipotesi

«Sulla Salita San Ceccardo, potrebbero starci anche dei cipressi a colonna – suggeriscono i tecnici di Nausicaa – Per la zona di Carrara può essere impiegato anche il leccio o l’acero campestre, ma sono scelte ancora da valutare proprio perché l’ambiente urbano ha una sua variabilità».

Altre idee

«Per alcuni viali larghi, ad esempio, si possono anche usare il tiglio o il platano, che hanno una buona resistenza e una buona capacità ombreggiante nei mesi caldi. Per strade più strette, anche l’oleandro – precisano ancora i tecnici – può essere una soluzione, o anche il biancospino; mentre nelle strade dove c’è meno luce, il sopra citato leccio può essere adatto. È una pianta che sa crescere anche in pineta sotto ai pini, proprio perché non richiede troppa luminosità».

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