Il Tirreno

Il lutto

Carrara piange Alberto Ravecca: guidò la Camera di Commercio

di Giovanna Mezzana
Carrara piange Alberto Ravecca: guidò la Camera di Commercio

Storico segretario generale e grande interprete del processo di riforma

06 giugno 2024
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CARRARA. Ha chiuso il suo sipario nella notte tra martedì e mercoledì Alberto Ravecca, il segretario generale di lungo corso della Camera di Commercio apuana. È morto dopo un periodo di malattia, a distanza di un anno e tre mesi dalla scomparsa di Norberto Ricci, storico presidente dell’ente camerale con cui aveva lavorato fianco a fianco per anni.
Gli studi e i primi incarichi
Classe 1941, Alberto Ravecca era nato a Arcola e oggi viveva nel Sarzanese. Laureato in giurisprudenza, è il 1981 quando viene nominato segretario generale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Massa-Carrara. È tra i più giovani d’Italia a ricoprire quel ruolo. E alle spalle ha già una considerevole esperienza camerale: nel 1965 quando era stato assunto in servizio, si era classificato primo al concorso pubblico per esami della carriera direttiva alla Camera di Commercio di Livorno. E, considerata la sua vocazione per la pubblicistica e i rapporti esterni, viene incaricato della redazione del quindicinale camerale Tribuna Economica e della pubblicazione annuale de Il Porto di Livorno. Dai primi anni Novanta comincia a lavorare alle leggi di riordino delle Camere di Commercio e ne è relatore ai convegni nazionali. Innumerevoli sono stati i suoi incarichi nel cosmo camerale, suoi i piani di sviluppo della rete distributiva di Carrara, Massa, Montignoso, Aulla, Pontremoli, Fivizzano, Filattiera, Licciana Nardi, Villafranca Lunigiana, Sarzana, Ameglia, Arcola.
La nomina
Nel 2000 viene nominato direttore dell’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio apuana, ruolo – tra i tanti – a cui pareva tenesse in maniera particolare: immancabile la sua presenza alla presentazione dei rapporti annuali sull’economia del territorio, che lui sapeva sintetizzare con letture e interpretazioni dei dati anche originali e tranchant. Tra i tanti incarichi, Ravecca sembrava avere una predilezione per la guida dell’Isr: era convinto dell’utilità della missione, apprezzava i lavori dei ricercatori economici; è il 16 maggio dei 2009 quando – alla presentazione del Rapporto Economia di quell’anno – battezza Daniele Mocchi, oggi ancora ricercatore dell’Isr, come «il mio braccio destro».
Il ricordo
«Quando venni nominato presidente della Cdc – ricorda Dino Sodini, l’ultimo numero uno prima della fusione dell’ente apuano con Lucca e Pisa – Ravecca era già andato in pensione, lo ricordo però alla guida della Cdc quando io ero presidente della Cna. È stato un segretario generale con la “S” maiuscola, un grande interprete delle leggi, competenza che gli era riconosciuta a livello nazionale in seno al sistema camerale. La Camera nazionale aspettava lui per leggere una norma». Ed era il 2009 quando ebbe una “investitura” ufficiale a presidente per il commissario straordinario dell’ente camerale di Imperia dall’allora ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola.

 

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