Carrara, a metà marzo via alla demolizione della scuola Buonarroti: ecco come e quando sarà ricostruita
L'assessore all'urbanistica Moreno Lorenzini: «Un progetto di rigenerazione urbana, destinato ad andare ben oltre la riqualificazione del plesso scolastico»
CARRARA. Entro la metà di marzo via alle ruspe per la demolizione e ricostruzione della scuola media «Buonarroti» di Marina. Un appalto da 8 milioni di euro che, come annunciato dall'assessore all'urbanistica Moreno Lorenzini, «rientra in un progetto di rigenerazione urbana, destinato ad andare ben oltre la riqualificazione del plesso scolastico». L'opera sta per essere cantierizzata: la «deadline» per consegna dei lavori è prevista il 30 marzo, ma uomini e mezzi saranno in azione almeno due settimane prima (il progetto esecutivo sarà approvato a giorni). Tanto che è convocato per giovedì 29 febbraio alle 16 all'interno della palestra dell'edificio - l'incontro pubblico tra la sindaca e i residenti della zona per parlare dei possibili disagi legati alla partenza del maxi-intervento.
Spazi per la comunità
Non solo una scuola più moderna ed efficiente: il finanziamento legato al Pnrr - piano nazionale di ripresa e resilienza - è destinato a coprire la realizzazione di spazi fruibili per tutta la cittadinanza. All'interno del complesso, con ingressi indipendenti, ci saranno un auditorium da 200 posti (sul lato via Parma), una palestra a disposizione delle associazioni sportive negli orari extrascolastici e un campo da basket esterno (lato via Cavallotti), che dovrebbe diventare un'area di aggregazione giovanile. «La palestra - spiega Lorenzini - compenserà alla carenza di strutture sportive in città, anche se è utilizzabile solo per gli allenamenti. Non è stato possibile realizzare un palazzetto perché mancavano gli spazi, purtroppo il contesto è altamente urbanizzato, la scuola è circondata dai palazzi». Gli accessi alla struttura saranno due: quello principale da via Cavallotti, più uno secondario, di servizio, da via Parma. Impatto zero La nuova «Buonarroti» sarà un scuola «green», a basso impatto energetico. Non è prevista una caldaia a gas, tutti gli impianti saranno alimentati da pompe di calore. La coibentazione delle pareti verticali e orizzontali eviterà problemi di dispersione in inverno e garantirà l'isolamento dal caldo nei periodi a ridosso dell'estate. Un modo per contrastare sprechi di energia e ridurre al minimo l'uso dei condizionatori. Il tetto sarà dotato di pannelli fotovoltaici per 100 kilowatt, in grado di abbattere quasi interamente i consumi stimati della struttura. Gli impianti rientrano nello standard europeo «nzeb» - nearly zero energy building - ovvero edifici ad elevata efficienza energetica.
Scuola barrier-free
Il complesso è progettato per essere accessibile a tutti, privo di barriere architettoniche. Non ci saranno piani o locali off-limits. L'edificio sarà dotato di ascensore e sono previsti percorsi tattili per ipovedenti nei vialetti esterni, che conducono alla scuola e agli spazi destinati alla popolazione. Accorgimenti che rientrano nel progetto finanziato dal ministero con fondi per 8 milioni - in dettaglio 6,5 milioni di lavori, 800mila euro di costi di progettazione e 620mila euro di Iva.
Un progetto digitale
Il progetto - sviluppato in via preliminare dall'architetto carrarese Francesco Mottini - è stato curato in fase esecutiva dallo studio Masucci dell'Aquila che, su richiesta del Comune, lo ha presentato in formato «Bim» - interamente digitalizzato. Un modello virtuale 1:1, che prevede rendering non solo della struttura architettonica ma anche della parte impiantistica. «Questo formato risponde agli standard europei - sottolinea Lorenzini - e per il grado di dettaglio riduce eventuali problematiche esecutive da parte delle ditte appaltatrici». Meno margini di errore in sede realizzativa, insomma.
Le tempistiche
La fine dei lavori è prevista per il 31 marzo 2026, entro il primo giugno dello stesso anno dovranno essere ultimati i collaudi, mentre per il settembre successivo la scuola dovrà essere aperta (fino ad allora gli alunni resteranno all'interno del plesso della «Paradiso», dove sono già stati trasferiti). La demolizione sta per partire e il geometra del Comune, Riccardo Gasparotti, che riveste la qualifica di Rup - responsabile unico del procedimento - ha parlato di interventi di mitigazione per limitare l'impatto delle opere di abbattimento (leggi rumori e polveri).
L’incontro con i residenti
L'appuntamento con la popolazione è previsto all'interno della palestra della Buonarroti per giovedì 29 febbraio, alle 16, nell'ambito di una tappa del ciclo di incontri «Fuori dal Comune». «Questo confronto - annuncia la sindaca Serena Arrighi - vuole essere soprattutto un momento di dialogo con chi vive e lavora nella zona. Non solo mostreremo cosa sarà realizzato, ma analizzeremo nel dettaglio le fasi del cantiere, cercando di intercettare necessità e richieste degli abitanti per ridurre al minimo possibile i disagi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA