Mareggiata a Marina di Massa: come uno tsunami. Il mare in strada, divelte cabine
Si aggrava il bilancio, al Bagno Marchini e al Palmo Mare distrutte le cabine. Gravissimi danni al Bagno Ida e al Delfino, le onde sono entrate al Serena, una voragine davanti alla Don Gnocchi
MASSA. Nuovo Sos dei balneari: «Siamo stanchi di lanciare sempre lo stesso appello. Chi di dovere intervenga per tutelare il nostro litorale».
«Adesso basta, siamo stanchi di ripetere le stesse cose» si sfoga così Itala Tenerani facendo un primo bilancio dei danni sul litorale massese in seguito alla violenta mareggiata che nella notte tra venerdì e sabato ha colpito la costa. «Molti stabilimenti balneari si ritrovano con le strutture divelte, in alcuni casi completamente distrutte e con diversi danni alle attrezzature, ma non solo. Il mare è arrivato sulla strada sia nella zona Don Gnocchi bagno Marchini ma anche in tutto il tratto di Ronchi – prosegue la presidente del Consorzio Balneari Massa –. Era uno scenario preannunciato, i segnali erano visibili da tempo».
Non solo l’erosione galoppante ha inghiottito migliaia di metri cubi di sabbia, ma il mare si sta prendendo gli spazi antropizzati con danni ingenti alle strutture ma anche ai beni comuni come le strade, mettendo in grave pericolo la sicurezza dei cittadini. «È un disastro – lo dice piangendo Angela Trespidi del bagno Marchini –. Stanotte il mare non solo ha distrutto la paratia messa a protezione della struttura, ma ha danneggiato irrimediabilmente un paio di cabine in cemento che potrebbero cadere. Una di queste è già rotta ed entrambe sono in pendenza. Si è poi creato un buco enorme sotto la struttura della veranda vicino al bar. Nei pressi delle cabine di cemento si è creato un corridoio vuoto enorme». Il mare ha inoltre divelto la passerella parallela alla linea di costa della Don Gnocchi e ha scavato il manto stradale e il passaggio del varco per giungere in spiaggia formando una voragine di circa un paio di metri.
A Ronchi l’acqua salata è arrivata sul lungomare lasciando dietro di sé distruzione e amarezza. Al bagno Ida ha danneggiato le cabine che sono da rimuovere. Al bagno Delfino si contano diversi danni perché l’acqua è arrivata a scalzare le cabine. Al Palmo Mare una parte della struttura prospiciente al mare è stata completamente distrutta e inghiottita dalle onde.
Anche al bagno Europa le paratie sono state sfondate dalla forza del mare che ha raggiunto il parcheggio. Anche a Poveromo i segnali dell’inizio della stessa sorte non sono mancati. Il mare è entrato negli stabilimenti balneari, come per esempio al bagno Serena. «Quanto ancora i nostri appelli saranno inascoltati? – conclude la presidente Tenerani –. L’intero sistema costiero è in grave sofferenza e il litorale da ponente a levante necessita di interventi strutturali urgenti. Lanciamo nuovamente un sos alle istituzioni affinché venga tutelato il territorio e il comparto turistico balneare».