Maltempo, a Marina di Massa le onde arrivano dentro gli stabilimenti: «Una mareggiata devastante»
Appello del Consorzio di Massa: servono interventi contro l’erosione
MASSA. L’erosione della costa è un tema ricorrente ogni qual volta si gonfia il mare. Metri di spiaggia portati via dalle onde, ormai specie ai Ronchi o nei dintorni del bagno Marchini e Don Gnocchi, il mare ha raggiunto livelli tali da arrivare a lambire gli stabilimenti. E siamo solo a fine ottobre. Per questo, la presidente del Consorzio Balneari di Massa Itala Tenerani rinnova l’appello alle varie istituzioni coinvolte, affinché la nostra costa non venga lasciata sola. Insistono i balneari: la costa massese è ancora una volta a rischio, mareggiata devastante soprattutto a Ronchi e nel tratto dei bagni Don Gnocchi e Marchini. Colpita anche la zona di Poveromo. «La mareggiata – commenta Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari Massa – ha la stessa intensità di quella del 2018 che fece danni in tutta la costa toscana, solo che in questi 5 anni il litorale è più danneggiato quindi il fenomeno meteo marino è più devastante rispetto al 2018. In questi anni, infatti, il mare si è portato via un enorme quantità di metri cubi di litorale. L’appello che solleviamo è sempre lo stesso: intervenire il prima possibile per preservare e tutelare l’ambiente e tutte le attività economiche legate al turismo balneare. Come abbiamo già detto i tempi della natura non aspettano i tempi dell’uomo».
A Ronchi il mare ha superato l’arenile entrando nelle strutture dei bagni Palmo Mare ed Europa, ma non solo. In quasi tutti questi stabilimenti l’acqua è arrivata a lambire le cabine.
Nella zona tra la Don Gnocchi e il Marchini le onde sono arrivate sulla strada, picchiando fino al cancello della struttura sanitaria. Anche a Poveromo in alcuni bagni l’acqua è arrivata alle paratie di protezione, in alcuni casi raggiungendo le verande dei punti ristoro.
La paura degli operatori di Poveromo è che se non verranno fatti interventi urgenti nell’immediato nel giro di un paio di anni anche questa zona farà la stessa fine di Ronchi e di Marina di Massa.
«Rinnoviamo l’appello alle istituzioni – conclude Itala Tenerani –, che non si dimentichino del litorale massese. Noi operatori balneari siamo disponibili a collaborare e a confrontarci per trovare soluzioni che possano frenare l’erosione e garantire un futuro alla nostra costa».
Spesso tra le cause di questo fenomeno viene citato il porto di Marina di Carrara, che bloccherebbe l’afflusso di sedimenti dal Magra. Per cui da anni si chiede un contributo da parte dell’autorità portuale, ma che starebbe per arrivare, fa sapere il consigliere regionale Giacomo Bugliani. «La Regione Toscana sta portando a termine la firma di un protocollo con l’Autorità portuale, Camera di commercio e Comuni della costa apuo versiliese. Questo servirebbe ad avere investimenti ordinari per il contrasto all’erosione della costa». Le risorse, fa sapere Bugliani, «arriveranno sia dalla Regione che dall’Autorità portuale. Non c’è ancora la quantificazione, ma rispetto al passato dovrebbero aumentare». Il protocollo poi prevede alcune valutazioni per il reperimento delle sabbie, «ad esempio da Pietrasanta dove anzi di sabbia ce n’è anche troppa; l’obiettivo in tal senso è di riequilibrare il litorale». Ma in generale, «l’idea è di produrre una disciplina più puntuale, che oltre ad aumentare le risorse darebbe tempi più precisi, e modalità più snelle per intervenire».