Carrara, folla per l’ingresso in Duomo del parroco-coordinatore
Emozionato don Piero Albanesi che ha ringraziato tutti i presenti
CARRARA. Duomo di Carrara gremito, per la celebrazione religiosa delle 18 che ha visto sia il cambio della guardia dopo 37 anni da parroco di don Raffaello Piagentini che ha lasciato il suo posto a Don Piero Albanesi, 51 anni, ma come noto quest’ultimo è anche il primo parroco moderatore della nuova Unità pastorale del centro. Insomma, con ieri ha preso il via una sorta di “rivoluzione” per la città, con le tre storiche parrocchie che sopravvivono ma che saranno coordinate da don Piero. Don Piero Albanesi che è stato molto amato dalla comunità di Bonascola, dove alla Parrocchia della Madonna del Cavatore è sempre stato molto vicino in particolare al mondo giovanile. Ieri è apparso emozionato, alla fine ha ringraziato tutti i presenti. La cerimonia è stata presieduta dal vescovo diocesano Mons. Mario Vaccari che ha affrontato tematiche profonde, tra le quali, la conversione e la necessità di avviare una fase di unione di forze per collaborare all'interno dell'unità pastorale.
«Il primo criterio è ascoltare il nostro cuore, - così il vescovo Mons. Mario Vaccari ha voluto evidenziare-i comandamenti sono paletti che segnano il sentiero. Fare unità non è facile, oggi è richiesta una maggiore collaborazione tra presbiteri e laici».
A metà omelia il monsignore ha spiegato la modalità di conversione della Chiesa, alla luce del pensiero di Papa Francesco: «Sono tre le direttrici del sinodo, la prima è la missione, ovvero la Chiesa che si apre all'esterno senza pregiudizi, la seconda è la comunione da ricostruire e ritrovare sotto varie forme fra presbiteri e laici, con l'istituzione di nuovi ministeri identificati in servizi dei laici. Attività varie tipo cantare nel coro e altri incarichi della parrocchia. Il terzo infine la struttura, con un cambiamento nelle diocesi al quale ci dobbiamo abituare e di cui Don Piero qui a Carrara sarà il moderatore della nuova unità pastorale».
Si ottiene con questo procedimento un salto di qualità con una maggiore partecipazione dei fedeli, «la Chiesa deve aprirsi alle persone escluse e accompagnare i fedeli, in un cammino verso la gioia», a detta del vescovo Vaccari.
Dopo le 19 le campane hanno iniziato a suonare e a testimonianza dell'intenso coinvolgimento dei presenti è seguito un caloroso applauso di ringraziamento e di benvenuto a Don Piero Albanesi.
«Bisogna essere collaboratori della gioia e non padroni della fede. La Chiesa non deve condannare e giudicare ma accompagnare come fa il medico con il malato», ha aggiunto il monsignore.
Tra i presenti anche la sindaca Serena Arrighi, la vice sindaca Roberta Crudeli, i rappresentanti delle forze dell’ordine. «Mi auguro che anche in questa Chiesa Don Piero porti tanti giovani, come ho visto nella parrocchia di Bonascola tempo fa dove ho avuto modo di assistere alla sua capacità di aggregazione della comunità», ha detto fra l’altro la sindaca Arrighi.
Gli altri sacerdoti del centro città, don Cesare Cappè, don Mario Tucci, padre Luigi Sparapani, padre Giovanni Albanese sono parroci in solido della città. Don Leonardo Biancalani, che da anni è stato parroco di Fossone, sarà il parroco a Bonascola. Don Raffaello, come noto, da ieri è in servizio a Gragnana.