Massa, grosso masso precipita in strada e sfiora due automobilisti
È successo in via Bassa Tambura, poco prima del bivio per la valle dei Canali, uno dei punti critici dell’entroterra
MASSA. Ancora una tragedia sfiorata, stavolta in via Bassa Tambura, poco prima del bivio per la valle dei Canali, uno dei punti critici delle strade dell’entroterra montano e che mette a rischio l’incolumità degli automobilisti.
Dopo la grossa pianta abbattutasi sulla strada che porta a Casette, sfiorando un’auto in corsa, oggi possiamo raccontare della caduta di un sasso di notevoli dimensioni precipitato dal versante che sovrasta via bassa Tambura, schivando fortunatamente due automobili che stavano transitando nella carreggiata.
Il problema degli smottamenti e della mancata sicurezza nelle strade di montagna si presenta con troppa frequenza e l’auspicio è di poterla sempre raccontare senza tragedie. Perché, come abbiamo visto, pochi secondi sarebbero bastati per trasformare entrambi i casi in tragedia.
Tragedie annunciate, perché la popolazione montana da tempo chiede sopralluoghi in questi versanti a picco sopra le strade.
Anche il comitato “Una montagna da salvare”, con i consiglieri comunali, Daniele Tarantino e Stefano Alberti (Gruppo PD che ha presentato recentemente un’interpellanza proprio sulla tematica) , più volte si sono spesi per lanciare sos sulla fragilità dei versanti e la necessità di intervenire urgentemente, sia per le piante ad alto fusto che costeggiano le strade sia per monitorare eventuali movimenti franosi.
I punti più a rischio ormai li sappiamo a memoria: Canevara prima della ex Cartiera, lungo il primo tratto per Casette dopo il bivio, in prossimità di Poggio Piastrone (prima delle case) dove i segnali di caduta sassi sulla sede stradale sono spesso evidenti, e ancora dalla segheria località Sant’Antonio fino al bivio per i Forno per proseguire poi lungo la strada che porta a Gronda e Casania fino alla costante pioggia di sassi sulla via di Resceto.
« E tocca sempre ai residenti sgomberare la sede stradale per consentire alle auto il transito ed evitare spiacevoli incidenti - si legge in una nota dei consiglieri -. Insomma, la montagna è dimenticata da decenni e per assurdo, spesso gli enti si trovano al rimpallo delle competenze: la strada è provinciale? Rivolgersi alla Provincia. Ma i versanti sono di competenza del Comune e si arriva sempre a un nulla di fatto. Una situazione annosa che non trova soluzione: basterebbe mettersi d’accordo, Comune e Provincia, (e anche il Parco delle Alpi Apuane, visto che ci siamo dentro) per avviare un progetto importante di messa in sicurezza, monitoraggio e disgaggio dei massi pericolanti, attuando quel percorso predicato e mai applicato che si chiama prevenzione».
Sicuramente anche questa volta è andata bene. Il masso ha infatti sfiorato due auto e la cronaca potrebbe essere stata un’altra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA