Il Tirreno

Il processo

Entra nel locale e minaccia i titolari: avvocato a processo

di Melania Carnevali
Entra nel locale e minaccia i titolari: avvocato a processo

Pontremoli, il 68enne sarebbe entrato nel ristorante senza mascherina

31 luglio 2023
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PONTREMOLI. «Mi avete rotto i c. », avrebbe gridato a entrambi. «Tu non sai chi sono io e di cosa sono capace», avrebbe invece detto solo a lei, una dei due titolari dell’osteria Acchiappasogni, a Sarzana. Minacce, nemmeno tanto velate, per cui Andrea D’Amico, classe 1955, avvocato originario di Roma ma residente a Pontremoli, oggi è processo per, appunto, minacce. Nei giorni scorsi è iniziato il dibattimento davanti al giudice di pace di La Spezia e hanno parlato i primi testimoni.

I fatti risalgono al giugno del 2020, pieno periodo Covid. All’epoca erano ancora in vigore le misure di prevenzione come l’uso della mascherina e il distanziamento. Stando a quanto ricostruito dai titolari del locale, il 68enne, difeso dagli avvocati Paolo Fraschini e Giuseppe Faggioni, sarebbe entrato nel ristorante, senza mascherina, e avrebbe iniziato a rivolgere frasi ingiuriose nei confronti dei proprietari.

«Io vi faccio fare una brutta fine – avrebbe detto -, vi faccio chiudere un modo o un altro, stai sicura che lo trovo, ho conoscenze che non vi permetteranno di lavorare più perché mi avete stancato».

I proprietari lo avrebbero invitato più volte ad andarsene ma, sempre stando alla loro ricostruzione, solo alla chiamata dei carabinieri di Sarzana avrebbe lasciato il locale. Prima di andarsene avrebbe detto: «State sicuri che da oggi dirò ad ogni cliente di non fermarsi a mangiare da voi perché potrebbero avere anche loro dei problemi».

Poco prima, stando a quanto riportato dai titolari del ristorante nella querela, il legale, «aveva rivolto, con tono minaccioso, al titolare del locale di fronte a quello delle esponenti, Il Viandante, frasi del tipo “vi farò togliere tutti i tavoli state attenti io sono un avvocato e conosco la legge”, dopo che lo stesso aveva segnalato ai vigili urbani del Comune di Sarzana la presenza di tavoli, a suo dire, non conformi alle disposizioni normative».

 
 

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