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Nuovi equilibri in maggioranza a Massa: Sara Tognini in Fratelli di Italia

di Chiara Sillicani
Nuovi equilibri in maggioranza a Massa: Sara Tognini in Fratelli di Italia

Guidi: non facciamo campagna acquisti, ma gli equilibri sono diversi dal 2018

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MASSA. C’è molto di politico in un partito che si presenta nella sua veste istituzionale e di governo (ora che al governo si prepara ad andare anche a Roma) e che annuncia, a livello locale, l’allargamento del gruppo consigliare con l’ingresso di Sara Tognini. Ma c’è pure molto di sociologico e di simbolico in quella sede che Fratelli di Italia ha voluto in piazza Aranci, tutta vetri, quasi a dire che dentro di segreti non ce ne sono, che può entrare chi vuole. Entra ieri mattina anche il prete: sulla soglia, pochi minuti prima della conferenza che formalizza l’elezione alla Camera di Alessandro Amorese e tira le fila di un risultato storico per il partito, c’è Don Giovanni Locatelli, don Giò , venuto «a salutare e a fare i complimenti agli amici. Io – spiega orgoglioso – sono un uomo libero». La sociologia e la trasversalità di un partito che – il segretario provinciale Marco Guidi lo sottolinea ancora – fa l’asso piglia tutto quasi ovunque sfiorando il 40% in sezioni di Ronchi, come a Romagnano e a Casette. Supera quota 40 in via Casamicciola, nel cuore pulsante di Marina. Un partito che adesso – garantiscono i suoi dirigenti – punta a rappresentare tutto il paese e a parlare con tutti. Così Alessandro Amorese – parole sue – incontrerà i sindaci di tutta la provincia perché – motiva – «loro sono in prima linea e con loro si scrivono le soluzioni per il Paese. Incontrerà categorie e lavoratori, sindacati: «Ho già parlato con il segretario della Cgil Del Vecchio, di fronte al tema lavoro non ci sono colori».

La politica nazionale, il riflesso sul territorio. E se gli equilibri a Roma sono nuovi davvero, anche nel centrodestra apuano cominciano a ridisegnarsi. A partire da un allargamento del gruppo consigliare in cui entra Sara Tognini. Alla presidenza della commissione sport, cultura e istruzione, Tognini ci tiene a sottolineare che lei non «è salita sul carro del vincitore, ma ha realizzato un percorso che da civica, dopo aver visto svuotarsi la lista in cui è stata eletta (Lista persiani sindaco), ha portato al fisiologico ingresso in Fratelli di Italia». Un ingresso fisiologico, ma indubbiamente un segnale perché, se l’allargamento del gruppo è a + uno e se Guidi dice e ridice che il «partito non fa campagna acquisti», è chiaro che la possibilità di un ulteriore allargamento esista eccome. Non è un caso forse se alla conferenza di ieri mattina, seppur come semplice “spettatore”, c’è anche Antonio Cofrancesco che si scatta pure qualche foto. E non è un caso forse se la stessa Tognini si sente di citare tra i colleghi civici che hanno fatto un gran lavoro, Lucia Bongiorni, aggiungendo pure che per lei «vicepresidente del consiglio, il passaggio sarebbe più complicato». E a chiuder il quadro, a fine conferenza, arriva pure il forzista Luca Guadagnucci. Fratelli di Italia non si dilata, ma lascia capire che le condizioni per farlo – forte di quel 29% di consensi– le avrebbe tutte. Marco Guidi le parole le misura e non si lascia sfuggire troppo, ma basta quel “ il risultato delle elezioni è che il centrodestra ora è a trazione Fratelli di Italia”. E se non bastasse aggiunge pure: «Nel 2018 era a trazione di un altro partito (la Lega ndr). Con il voto i cittadini si sono espressi, hanno dato un segnale che va raccolto». Non troppo esplicito, ma non difficile da tradurre: adesso Fratelli di Italia pesa di più – molto di più – della Lega. E ci s i aspetta di vedere quel peso.

Sulla possibilità di un nuovo ingresso in giunta nessuno si sbilancia, non Guidi, non il coordinatore comunale Alessandro Cancogni che, dopo la seduta di oggi, siederà in consiglio prendendo il testimone da Amorese. Il neo deputato, infatti, ha deciso di dimettersi dal consiglio ,«non per una incompatibilità formale – come ha già dichiarato al Tirreno – ma per una incompatibilità etica». Al suo posto appunto, Cancogni, 61 anni, imprenditore del settore arredamento e nautica, da 5 anni attivista del partito e dal 2018 coordinatore comunale. Nuovi equilibri si profilano , del resto – Sara Tognini lo dice chiaramente – «lei porterà avanti il suo lavoro nel terzo settore e nella cultura, in vista del rinnovamento, puntando al 2023». Fratelli di Italia ha intenzione di giocare un ruolo da protagonista.


 

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