Croce Bianca, una raccolta di fondi e l’idea di una fiaccolata in città
Avvocati e commercialisti pronti a portare al Tribunale i piano anti chiusura
MASSA. Assemblea in Croce Bianca, giovedì sera, con una quindicina di partecipanti tra i quali alcuni esterni. «La nostra proposta è fattibilissima in un quadro di ristrutturazione come previsto per le Onlus», spiega al Tirreno Enrico Ricci, il dipendente che insieme al volontario Domenico Piedimonte hanno provato a dire no all’unica soluzione sul terreno adesso che prevede l’accordo collettivo per il licenziamento dei dipendenti e la morte dell’associazione di volontariato con oltre 100 anni di vita. «Entro il 3 agosto i nostri legali e commercialisti sono pronti a portare la proposta al Tribunale di Massa», spiega ancora Ricci. Che lo dice senza girarci intorno: «Deve essere chiaro a tutti ce noi non molliamo. Legali e commercialisti stanno valutando i bilanci e le condizioni per andare avanti con il progetto di ristrutturazione ci sono».
Non è questo l’unico elemento di novità emerso dalla assemblea di giovedì: «Stiamo valutando di organizzare una fiaccolata, a Massa, nella settimana prima di Ferragosto. Ed è stata espressa l’intenzione di arrivare una raccolta di fondi attraverso lo strumento del crowfounding. Fondi che, una volta raccolti, saranno vincolati a pagare parte degli stipendi arretrati ai dipendenti». Alcuni dei quali si sono schierati con Ricci e Piedimonte, ma c’è anche chi si è già licenziato vista la situazione in cui la Croce Bianca si è venuta a trovare.
Sul fronte sindacale, il 2 agosto è la data prevista per la firma dell’accordo che prevede il licenziamento collettivo, cui seguirà la stipula degli accordi individuali attraverso i quali i lavoratori della associazione di volontariato recupereranno qualcosa di quanto loro dovuto, con anche una buonuscita da 800 euro che la Cgil vorrebbe fosse portata a mille. Denaro che non uscirà dalle casse della Croce Bianca, ma da quelle di Anpas regionale che sul caso che vede la fine dell’associazione massese ha messo al lavoro tre professionisti. Per dare vita alla nuova Croce Verde di Montignoso che assorbirà la Croce Bianca.