60mila col naso all’insù per il mito delle Frecce
L’evento era stato rinviato per due anni per via della pandemia. Applausi e smartphone in mano per il passaggio della Pattuglia
MASSA. Sono le 18,02 quando tra la folla, lungo il litorale di Marina di Massa si sentono i primi «eccole, eccole: sono loro, arrivano». Il primo rumore in cielo, in lontananza ecco che si intravedono le Frecce Tricolori pronte al loro ingresso nei cieli apuani, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta (a Massa) per un air show iniziato attorno alle 16,30 e terminato dopo un paio d’ore, con lo spettacolo conclusivo delle Frecce, appunto. A introdurre l’arrivo ovviamente l’inno nazionale, poi tutti con la testa rivolta verso il cielo. Silenzio, parlano loro: si sussurra a ogni movimento tracciato nel cielo. Un air show – il primo del 2022 in Toscana – con la stagione numero 62 appena iniziata per il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico; il calendario ha preso il via il 7 maggio a Molfetta, poi trenta appuntamenti tra esibizioni e sorvoli sia in Italia che all’estero (Portogallo, Inghilterra e Austria). Marina di Massa nella geografia di un’eccellenza tricolore: con il naso all’insù sono in tantissimi. In molti sfidano il caldo già dal primo pomeriggio, per non perdersi neppure un passaggio del corposo programma (di cui parliamo nella pagina successiva) con la chiosa della Pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori.
I numeri, quindi. Solo nel perimetro “blindato” di una parte del litorale, con il quartier generale nella scenografica piazza Bad Kissingen, si parla di poco più di quattromila persone. Complessivamente, in tutto il litorale massese, con la testa all’insù ci sono migliaia e migliaia di persone. Difficile quantificarli, ammettono gli stessi addetti ai lavori per la tipologia dell’evento che dovunque richiama spesso numeri che superano quota 100mila; sicuramente, alle 18 qui all’ombra delle Apuane, siamo sui 60mila.
Diciott’anni dopo cambiano le abitudini, le modalità, ma non i riti, l’attesa, il pubblico: giovani, famiglie, appassionati partiti appositamente, turisti in riva al mare in costume. Tra le nuove modalità, come dicevamo, ecco allora la sfilza di smartphone, stile concerto: tutti con il naso all’insù, sì, ma con il cellulare pronto a immortalare i passaggi mozzafiato, i colori, i suoni; a cercare di catturare le emozioni. Poco dopo le 18 parte del viale Roma, in direzione Marina di Massa è fermo: le macchine in fila, i conducenti scendono. È come se per mezz’ora si fosse fermata una parte della città, apuani e turisti. La testa rivolta verso il cielo, con il telefono. Sullo sfondo quelle Frecce Tricolori attese da un paio d’anni. Sì, perché lo spettacolo era previsto per il 2020, poi due rinvii. Ma a ricalibrare manifestazioni e quotidianità era stata la pandemia: ieri finalmente il ritorno che ha acquisito proprio per l’attesa di due anni difficili un sapore ancora più speciale.
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