Creatività e condivisione: è la Notte del Liceo Classico Repetti a Carrara
La festa è tornata in presenza, successo nonostante le limitazioni da Covid Il tema: la cultura come identità e ponte tra i popoli, forte stimolo all’integrazione
Carrara. La Notte Nazionale del Liceo Classico è tornata in presenza al Liceo Repetti. Dopo l’edizione “a distanza” via web del 2021, venerdì dalle 18 alle 24 si è svolta con pieno successo l’ottava edizione della festa. Quest’anno gli ingressi erano contingentati e su prenotazione, con accessi controllati secondo orari prestabiliti per evitare assembramenti, era inoltre previsto l’obbligo di mascherine, il tutto ancora nel rispetto delle norme anticontagio e dei protocolli di sicurezza della scuola. Ciò ha richiesto un po’ di pazienza per i molti visitatori, ma tali limitazioni non hanno influito sulla riuscita della manifestazione.
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Il programma dell’evento, come sempre ricco, proponeva varie attività: torneo di pallavolo e danze in palestra, mostre storiche e documentarie, presentazione di lavori di ricerca (da segnalare in particolare la ricerca sull’istruzione femminile nel Liceo Repetti dalla fondazione al 1955), performances teatrali, letture anche in greco antico, iniziative di beneficenza ed eventi a tema, per promuovere la validità senza tempo degli studi classici. A conclusione di serata dalle 22.30 a mezzanotte circa, nella palestra si è esibita la band degli studenti del Repetti, con grande coinvolgimento del pubblico.
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Il successo dell’iniziativa e la partecipazione dei molti intervenuti hanno premiato l’impegno e l’entusiasmo con cui gli studenti del Repetti, sotto la guida dei docenti, hanno preparato le loro attività, come ha sottolineato la dirigente scolastica, prof.ssa Alessandra Carozzi, nell’inizio della serata, durante l’incontro in aula magna. Ospiti di questa edizione erano la prof.ssa Giovanna Bernardini, già assessore alla cultura del comune di Carrara e da sempre impegnata nella promozione del valore culturale della nostra città, e il pittore prof. Graziano Guiso, che ha esposto per la serata nei locali della scuola la sua mostra Pinocchio ha gli occhi azzurri, dedicata alla moglie Daniela Donnini, indimenticata docente di ginnastica al liceo. Presente anche l’assessore Daniele Del Nero, in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
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Il titolo della serata “Sì ch’io fui sesto tra cotanto senno (Dante, Inferno IV, 102): la Cultura come identità e ponte tra i popoli” sintetizza il tema che faceva da collante alle varie attività degli studenti: la cultura è un patrimonio identitario che viene dal passato, ma non deve essere una barriera che divide, bensì uno stimolo al confronto, un’apertura al dialogo e un’opportunità di integrazione, come immagina Dante nel suo Limbo, dove gli uomini dotti anche di culture diverse dialogano tra loro in armonia, al riparo dai mali infernali.
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Anche quest’anno la festa della Notte Nazionale del Liceo classico, ideata otto anni fa da Rocco Schembra, professore del Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, ha raggiunto il suo scopo: far vivere agli studenti un’esperienza scolastica gratificante, in cui possano mettere a frutto quanto studiato con creatività e condivisione di passioni anche extra scolastiche, nella consapevolezza che studiare al liceo classico non significa isolarsi in un mondo inattuale legato al passato, ma prepararsi a progettare il futuro.