Truffe assicurative, i danni li pagano tutti «Per colpa dei tanti sinistri tariffe più alte»
Lo sostiene il procuratore Giubilaro e lo confermano gli esperti. Qui premi Rc Auto di 240 euro più alti della media
massa. Le assicurazioni in provincia di Massa-Carrara sono schizzate su, le prime in tutta la Toscana. Davanti c’è solo Napoli. Tutti incauti e pericolosi al volante? No, per la Procura no. «Perché una truffa dal valore complessivo di tre milioni di euro ha fatto salire tanto il costo della assicurazioni in provincia», spiega il procuratore Aldo Giubilaro commentando l’inchiesta sulle truffe assicurative che ha portato quattro persone in carcere e altre 13 ai domiciliari. L’operazione “botto”. Che è scoppiata anche nelle tasche dei cittadini.
Ancora più sconfortante il commento del colonnello dei carabinieri Tiziano Marchi, che insieme agli uomini della mobile guidati dal vicequestore Antonio Dulvi Corcione, ha spiegato un’indagine che va avanti da tre anni. «Un quadro devastante. Ne risente un’intera provincia, con l’Rca auto che aumenta in tutta la provincia. Per le truffe di alcuni hanno pagato e pagano tutti insomma».
Stessa opinione della sostituto procuratore Alessandra Conforti, alla quale per prima arrivarono le notizie dei reati e che dalle segnalazioni di pochi casi, tre o quattro, arrivati dalle assicurazioni, ha ricostruito il quadro. E polemicamente si chiede: «Di sicuro in tanti hanno fatto, ma molti hanno tollerato. Un malcostume diffuso, siamo alla punta dell’iceberg».
Ecco perché nella provincia di Massa Carrara assicurare un’auto costa “un botto”. Più, molto di più, della media italiana: il costo medio del premio annuo della Rc Auto (dati di Facile.It su base Ivass relativi al dicembre 2018) è di 580 euro. Nella nostra provincia è di 821 euro euro. Ossia, 240 euro in più.
Ma c’è un legame tra l’alto livello delle tariffe e le (ancora presunte)truffe messe in luce dall’inchiesta della procura di Massa? Sì, è la risposta di Angelo Tubolino, avvocato e consulente della Unipol Sai. «Nella provincia apuana – spiega il legale – c’è un’altissima sinistrosità, cioè la percentuale di incidenti stradali rispetto al parco mezzi circolante, è più alto della media nazionale. Ed è su questo dato che le compagnie assicurative “costruiscono” e modulano le tariffe richieste agli automobilisti: più alto il rischio sinistri, più alto il premio, le due cose sono proporzionali».
Insomma, l’assicurazione costa un botto perché ci sono tanti botti. Anche se poi una parte sono fasulli. «Beh, è chiaro che le compagnie si basano su statistiche e numeri. E da questi numeri risulta che Massa Carrara è una zona stabilmente nei piani alti delle classifiche della sinistrosità, e quindi del costo dei premi assicurativi, se poi in quel numero di incidenti denunciati ce ne sono alcuni “inventati”, questo l’assicurazione non può saperlo», dice ancora Tubolino.
Si capisce dunque che la grande truffa del falso incidente e dei risarcimenti gonfiati può costituire un danno per tutti gli automobilisti che, pur non avendo mai fatto neanche un piccolo tamponamento, si trovano a pagare tariffe maggiorate. «Non possiamo sapere quanto queste truffe incidano sulle statistiche, ma può ben essere così», spiega ancora il legale. —
C.F;L.R.D.