I profumi del marmo alla corte dei Borbone
CARRARA. Anche i reali Carlo e Beatrice di Borbone delle due Sicilie usano "I profumi del marmo". In particolare l'ultima fragranza della maison profumiera apuana: "Eminentia". Un profumo molto...
CARRARA. Anche i reali Carlo e Beatrice di Borbone delle due Sicilie usano "I profumi del marmo". In particolare l'ultima fragranza della maison profumiera apuana: "Eminentia".
Un profumo molto incensato con note di bruciato impreziosito da un tappo realizzato in diaspro, il caratteristico marmo rosso siciliano. Fragranza che il naso della maison ha composto appositamente per un profumatore d'ambiente, che lo scorso sei aprile è stato posizionato all'interno della cattedrale di santa Maria Nuova a Monreale, in provincia di Palermo.
Si tratta del dono di una benefattrice apuana, che oltre al profumatore ha sponsorizzato anche il restauro dello stemma borbonico del 1771 alloggiato nella cattedrale. Ad eseguire il restauro in marmo bianco di Carrara, lo scultore Michele Monfroni. Il tutto reso possibile dalla delegazione toscana del "sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio". Ordine che ha sede a villa Bernardini di Lucca e che fa capo proprio ai reali di Borbone delle due Sicilie. Noto per la diffusione della religione cattolica apostolica, degli eventi a scopo benefico e culturali in tutte le sue forme, l'ordine è presente in tutto il mondo: in toscana i costantiniani sono duecentosessanta, ventisei solo nella provincia di Massa Carrara. Dal 2013 ha ottenuto un seggio consuntivo all'Onu. A portare il made in Carrara in terra siciliana è stato Edoardo Puccetti, delegato vicario dei costantiniani in toscana, che ha fatto dono all'ordine siciliano, rappresentato dal delegato Antonio Di Janni, cavaliere di gran croce di grazia, del profumatore d'ambiente e del restauro dello stemma borbonico. Il tutto si è svolto nel corso di una duplice cerimonia: la prima nella cattedrale in occasione della cerimonia di investitura dei nuovi cavalieri e dame di Monreale, cui hanno partecipato i reali e l'arcivescovo monsignor, Michele Pennisi, la seconda all'hotel san Paolo di Palermo con una raffinata serata di gala organizzata per centoventi ospiti. Tutti omaggiati con un campione di Eminentia. Fragranza molto apprezzata dai reali, soprattutto dalla principessa Beatrice, che si è subito spruzzata qualche goccia di profumo. Un'essenza che come detto ricorda molto l'odore incensato tipico delle chiese, mixato però da note delicate come rabarbaro, zafferano, muschio bianco ed ambra grigia. Infatti, non a caso si chiama eminenza, dal latino eminentia, che richiama l'influenza propria della chiesa o dei suoi prelati. Come anche il tappo in rosso diaspro, colore tipico delle vesti cardinalizie. Top secret. invece, il nome della benefattrice apuana che ha commissionato e sponsorizzato il tutto.
Alessandra Poggi