Il Tirreno

Spara alla moglie, la uccide e poi si toglie la vita

di Alessandra Vivoli
Il cancello della villa della famiglia Triscornia
Il cancello della villa della famiglia Triscornia

Il dramma si è consumato a Zeri nella abitazione di due anziani coniugi di origini carraresi. L'uomo ha ucciso anche il cane. Si indaga sui motivi che lo hanno spinto a premere il  grilletto

14 agosto 2016
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ZERI. Hanno vissuto insieme una vita intera. E quella vita, fatta di sacrifici, di semplicità e amore, l’hanno finita insieme, in maniera tragica.

Andrea e Marisa Triscornia, 89 anni lui, 88 lei, di origini carraresi, sono morti sabato 13 agosto, a La Dolce di Rossano, una località inerpicata sui monti del comune di Zeri. Secondo una prima ricostruzione il marito ha prima esploso un colpo d’arma da fuoco contro la moglie. Poi si sarebbe tolto la vita. Prima aveva ucciso anche il cane, sempre con un colpo di pistola.

Un omicidio-suicidio messo in pratica utilizzando una pistola calibro 38, regolarmente detenuta dal figlio cinquantenne della coppia, che abitava con la moglie nello stessa villetta: i due erano però assenti quando è avvenuta la tragedia. E' stato lo stesso figlio, rientrato nel tardo pomeriggio di ieri, a scoprire i cadaveri e a dare l'allarme.

La scena che il figlio si è trovata davanti è stata terribile: gli anziani genitori giacevano in una pozza di sangue. Per loro non c’era più nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La casa dei Triscornia è stata poi passata al vaglio dai carabinieri, in cerca di un messaggio, una lettera che potesse aiutare a fare chiarezza su quanto accaduto.

Inspiegabili al momento le ragioni che avrebbero spinto l'89enne a compiere l'omicidio-suicidio: non risulterebbero, stando alle informazioni raccolte dai militari, motivi di salute - sentito anche il medico di famiglia - o economici.

Fino a tarda notte di sabato si sono occupati dei rilievi e delle prime ricostruzione dei fatti i carabinieri della stazione di Pontremoli e il magistrato di turno che si è presentato nel luogo della tragedia.

Da quanto ricostruito, in base anche al racconto di una persona che abita non lontano dalla villetta, tutto sarebbe avvenuto probabilmente intorno alle 15.30: a quell'ora il vicino avrebbe sentito un colpo e ha pensato si trattasse di cacciatori. Poi circa tre ore più tardi il figlio della coppia è rientrato. Prima avrebbe trovato il cane morto fuori dalla villetta poi ha scoperto in casa i corpi del padre e della madre, quest'ultima ferita alla nuca, l'anziano genitore invece alla fronte. Tre in tutto i colpi che sarebbero stati sparati.

Le salme dei due anziani sono state trasferite all'obitorio di Pontremoli in attesa delle disposizioni della procura di Massa in merito all'autopsia.

Il fatto di sangue che ha scosso non solo la comunità di Zeri, ma tutta la Lunigiana dove la notizia è trapelata intorno alle dieci di sera. Il sindaco Egidio Pedrini  non aveva la forza di rilasciare dichiarazioni. «Siamo di fronte a una tragedia che ha scosso l’intero paese». E proprio il paese ha poca voglia di commentare. Quella anziana coppia però la ricordano tutti: «Stavano insieme da una vita».

 

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