Il Tirreno

Colpì l’arbitro, tre anni di Daspo

Colpì l’arbitro, tre anni di Daspo

MONTIGNOSO. Colpì l’arbitro durante una partita del trofeo dei rioni di Mongnoso, durante l’incontro Cervaiolo Capanne. E al di là della squalifica del giudice sportivo per lui arrivò il Daspo del...

27 marzo 2015
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MONTIGNOSO. Colpì l’arbitro durante una partita del trofeo dei rioni di Mongnoso, durante l’incontro Cervaiolo Capanne. E al di là della squalifica del giudice sportivo per lui arrivò il Daspo del Questore, ovvero il divieto di acceso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche. Per tre anni. Su tutto il territorio nazionale. Non poter andare a vedere una partita di serie A o un meeting di atletica. Un provvedimento che ad Alessandro Giudice apparve subito eccessivo e per questo avviò una battaglia legale: prima facendo ricorso al Prefetto (respinto) poi presentando anche il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ritenendo l’ordinanza illegittima sotto i profili della violazione della legge e dell’eccesso di potere. Ora è arrivata la risposta, alle soglie della scadenza del divieto: l’ordinanza del questore era infatti datata 3 luglio 2012 e i tre anni di divieto scadranno dunque questa estate. E la risposta è la conferma del Daspo in tutta al sua articolazione.

Si spiega infatti che ai fini della applicabilità della misura di prevenzione «non è richiesta la formulazione di un giudizio di intrinseca pericolosità del soggetto», ma basta aver preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazione sportive. I giudici poi rilevano che «il ricorrente non esclude l’episodio ma nedà una personale lettura , mentre il provvedimento del Questore si basa su circostanziate testimonianze e sulla base di una scrupolosa attività istruttoria degli agenti»

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