Se il tavolo di Statuario è pure intelligente
L’imprenditore Claudio Morelli lo ha ideato con una ditta di Pistoia e lo presenta in anteprima a Berlino
CARRARA. Un tavolo di marmo “intelligente”: un nome non glielo ha dato, ma funziona con il sistema tecnologico touchscreen, cioè che utilizza uno schermo tattile, in questo caso la superficie del tavolo, per “dare ordini” all’ambiente circostante. Ad esempio, stando comodamente seduti nel divano di casa, con a fianco il tavolo domotico di marmo, basta toccare con le dita un punto preciso sullo Statuario lavorato (o qualsiasi altro marmo pregiato e «rigorosamente di Carrara»), per accendere la luce in una stanza, aprire il frigorifero, far partire lo stereo, aprire l’acqua del rubinetto, attivare il riscaldamento, o altro ancora. «Il sistema tecnologico non è una novità ma io l’ho applicato al marmo e per quanto ne so, sul marmo è una novità», dice Claudio Morelli, 44 anni, vulcanico imprenditore già noto per una procedura di stampa digitale sul marmo, che ha brevettato. Questa volta la sua idea l’ha condivisa con un’azienda di Pistoia, la Elfi srl specializzata in progettazione e produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche. «Abbiamo fatto un accordo, una joint venture legata la marmo. E abbiamo realizzato un prototipo di tavolo che presenteremo allo showroom di Berlino dall’11 al 13 dicembre prossimi». Si tratta della sesta edizione di Rethinking the Product che vede la partnership delle Camere di commercio di Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Terni. Il progetto valorizza la capacità delle piccole e medie imprese, appartenenti anche a settori diversi, di collaborare tra loro: dal confronto sulle idee e dalla condivisione delle rispettive expertise nascono prodotti innovativi del made in Italy, da proporre sul mercato nazionale ed internazionale.
Claudio Morelli dirige un’azienda che era del padre Mauro, la Mauro Morelli Marmi in via Provinciale a Bonascola. Diploma di ragioniere, studi di chimica industriale, nel 1991 ha cominciato l’attività a fianco del padre e dal 2001 è al comando dell’azienda con 3 dipendenti. Una tradizione nella produzione di basi di marmo per coppe sportive che vengono vendute soprattutto all’estero, ma su questo segmento, dice, oggi non si possono fare investimenti, troppa concorrenza, soprattutto dei cinesi. «E così bisogna inventare canali commerciali di nicchia: come il tavolo di marmo intarsiato con la stampa digitale, «che costa un quinto meno di quello intarsiato a mano ma fa la sua figura. E’ il cliente che decide. Si tratta di prodotti per fasce altissime di mercato»; una lampada fatta di lastrine sottili di marmo bianco piegabili, realizzata assieme a Paolo Uliam designer di Massa ed esposta quest’anno come prototipo in una mostra a Pietrasanta. Ora il tavolo touchscreen in marmo Statuario di Carrara. Il prezzo dipende da cosa vuole il cliente nel programma tecnologico che viene applicato dentro la base del tavolo, che a un tocco delle dita si può anche illuminare. «In pratica una consolle di comando, lo immagino anche nel salotto di uno yacht». Il tavolo che debutta a Berlino, ha intarsi digitali: «Trasformo una parte di questi intarsi in una icona interattiva. Difficile fare rete di imprese a Carrara: per questa idea ho dovuto cercare partner altrove, e ho trovato risposte a Pistoia. Con Toscana Promozione, Ice e Artex di Firenze, ho fatto missioni all’estero – racconta Morelli - nei Paesi emergenti e per lanciare le mie decorazioni digitali su marmo».
Ci tiene a dire che i suoi tavoli intarsiati (e ora anche domotici) sono ecosostenibili: inchiostri ad acqua che non inquinano, marmi bianchi che lui colora per gli intarsi. «Meno scarti, uso di materie naturali, tutto a chilometro zero. Una produzione locale, con marmo “vero” di Carrara». E nello stand a Berlino ci porta anche altre specialità locali: «Lardo di Colonnata, vino di Candia e miele di Lunigiana».
Quest’anno ha partecipato al “Premio impresa innovazione lavoro”della Regione, che viene assegnato ad aziende che si sono distinte in progetti di ricerca. «Non so ancora il risultato». Intanto Morelli, oltre all’accoppiata Carrara-Pistoia, lancia a Berlino anche il suo marchio di produzione, a scanso di imitazioni: un piccolo triangolo a forma di montagna (le Apuane) che, a seconda del prodotto finito che vende, sarà di marmo, oppure argentato o dorato. «Quello sul tavolo intelligente... Beh, sarà sicuramente laminato oro».
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