Case fantasma in provincia 1.400 rendite presunte
Le ha attribuite d’ufficio l’Agenzia delle Entrate per 500mila euro Gli immobili regolarizzati entro marzo sono circa 3.000 per un importo di 1,2 milioni
CARRARA. Dopo sette anni di monitoraggio il fisco chiude un capitolo sulle “case fantasma”, cioè sconosciute al catasto perché non censite. In Toscana, è stata attribuita a oltre 17mila immobili una rendita presunta complessiva per oltre 10 milioni di euro. L’esito sdcaturisca da una articolata attività di controllo effettuata incrociando le mappe catastali con le immagini aeree rese rese disponibili dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), per individuare fabbricati presenti sul territorio ma sconosciuti alle banche dati catastali. Il Decreto legge n. 78/2010 ha previsto, in attesa dell'accatastamento definitivo, l'attribuzione d'ufficio di una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati, associando agli stessi una rendita catastale provvisoria. I calcoli dell’Agenzia si sono basati anche su elementi raccolti con sopralluoghi esterni agli edifici ritenuti non in regola. Al novembre scorso, per quanto riguarda il nostro Comune, su 1.132 immobili presunti fantasma che erano stati riscontrati dall'Agenzia del territorio (inglobata nell'Agenzia delle entrate), con l'ausilio di foto aeree, la maggior parte di questi sono risultati da non accatastare. L’assessore la bilancio Giuseppina Andreazzoli dichiarò che gli immobili fantasma poi accatastati non dovrebbero fare grande differenza sul gettito Imu.
Allo scorso novembre su Carrara risultavano 361 accertamenti delle Entrate conclusi con l’aggiornamento, ossia con la produzione di documentazione da parte dei cittadini che non avevano accatastato qualcosa. E c’erano 174 immobili con accertamento in corso (con possibilità di regolarizzazione entro marzo 2013), che secondo l'Ufficio provinciale avevano le condizioni per rientrare fra i fabbricati mai dichiarati (particelle catastali, cioè intere case, o porzioni), per cui è stata attribuita una rendita presunta. Ma sulla stragrande maggioranza dei presunti “fantasmi” il controllo si è concluso “senza aggiornamento”, cioè erano immobili che non avevano le caratteristiche per dover essere accatastati. Dai dati per singole province forniti dall’Agenzia delle entrate della Toscana, risulta che a Massa Carrara sono 4.788 gli immobili cui è stata data una rendita catastale, presunta o definitiva, complessivamente pari a 1.764.364 euro di rendita. Con questa somma, la provincia apuana è penultima della graduatoria che vede in testa Lucca con 10mila euro relativi a poco più di 5mila immobili inseriti a catasto. Ultimo è Prato con un milione di euro di rendita per complessivi 1.169 immobili.
Ma c’è da dire, entrando nel dettaglio, che nella nostra provincia gli immobili con rendita presunta, sono 1.412 pari a 556.480 euro; e gli immobili con rendita definitiva sono 3.376 pari a 1.207.883 euro. Le rendite definitive sono state attribuite dopo che i proprietari degli immobili hanno provveduto spontaneamente a presentare gli aggiornamenti al catasto. Le rendite presunte (da confermare o meno) sono su immobili non accatastati volontariamente dai contribuenti al 30 novembre 2012 (quando si è conclusa l’attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati). Resta da vedere quanto l’entità dei nuovi accatastamenti porterà effettivamente nelle casse comunali in termini di Imu, Irpef e altre imposte.(c.car.)