La Lucchese regge solo un tempo poi il Cesena dei giovani cala il tris
I romagnoli diventano padroni del match con l’infortunio di Tiritiello
CESENA. La Lucchese per 50 minuti gioca alla pari in casa della formazione più forte del campionato – il Cesena – destinata a raggiungere le corregionali Modena e Reggiana in B. Perché la partita, a voler guardar bene, svolta al 6’ della ripresa quando Tiritiello, che aveva guidato l’inedita difesa a tre con grande autorevolezza, si accascia a terra e si tocca l’inguine. Stiramento? Contrattura? Speriamo solo che non sia nulla di grave altrimenti sono guai seri per la Lucchese che a inizio agosto si sbarazzò in fretta di un giocatore serio e importante come Bachini. Perché Sabbione è lontano dalla miglior condizione e Merletti (subentrato al capitano) deve crescere come dimostra l’ingenuità sul primo gol del Cavalluccio. Sarà un caso, ma da quel momento l’inerzia della partita, prima in equilibrio, passa dalla parte dei romagnoli. Che guidata dal metronomo De Rosa (36 anni e non sentirli) alza il baricentro costringendo i rossoneri a difendersi. Così dopo tre calci d’angolo a ripetizione il Cesena passa. Un istante prima, Chiorra ci mette una pezza sullo stacco di testa di Prestia, ma nulla può quando diciannovenne terzino Pieraccini in spaccata, su cross dall’area piccola dell’inesauribile Adamo, la infila dentro. La Lucchese prova a reagire, ma dalla panchina non arriva il contributo sperato e – al di là di una conclusione dal limite di Russo che poteva aver migliore sorte – Pisseri non si sporca i guanti e la squadra presta il fianco alle ripartenze bianconere. Cristian Shpendi last minute – espulso nella partita della nazionale albanese under 21 e tornato ieri in Italia con un volo pagato dal club romagnolo – affonda come una lama nel burro e nel giro di 7’ realizza una doppietta che fissa il punteggio sul 3-0, decisamente ingeneroso per la truppa di Gorgone che riceve pure fischi immeritati. Shpendi prima finalizza, con un diagonale chirurgico, una ripartenza frutto di un errore di Cangianiello e poi, allo scadere, nell’area piccola anticipa Benassai e deposita alle spalle di Chiorra. É bene chiarirei: il Cesena è squadra di un altro pianeta, ma in questi anni ha lavorato molto e bene sul vivaio. Ieri c’erano cinque under 21 cresciuti nel settore giovanile bianconero (Shpendi, Francesconi, Pieraccini, Berti e Giovannini): tutti con un futuro luminoso e plusvalenze certe per la proprietà. Adesso in attesa del mercao di riparazione la squadra, al momento fuori dai playoff, deve ritrovarsi, tornare al 4-2-3-1 o 4-3-3 e centrare le prossime tre partite (Vis Pesaro, Arezzo e Juve Next Gen) fondamentali per il proseguo del torneo.