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È una Lucchese che piace: «Squadra sempre sul pezzo»

di Michele Masotti
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Mister Gorgone soddisfatto dopo la vittoria sul Pineto

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LUCCA. Confermata la tradizione positiva negli ultimi nove campionati contro le matricole, solo una sconfitta in 12 match, “espugnato” in maniera convincente il Porta Elisa. Il 3-0 sul Pineto ha regalato tanti sorrisi a Giorgio Gorgone, che alla vigilia del confronto aveva invitato i suoi ragazzi a mantenere alta la concentrazione. Messaggio pienamente recepito da capitan Tiritiello e compagni, dominatori di una sfida che avrebbe potuto avere uno scarto maggiori se i rossoneri non avessero peccato di imprecisione. «Abbiamo fatto una buona partita che dovevamo però chiudere prima – dice il condottiero della Lucchese –. Se non lo fai, c'è sempre il rischio che l'avversario possa rientrare in gioco. In questo primo scorcio di campionato il Pineto ha dimostrato di essere una buona formazione, molto equilibrata. Per questo motivo faccio i complimenti ai miei per come hanno interpretato una partita tutt'altro che scontata. La vittoria odierna è del gruppo. Proseguiamo su questa strada, però dobbiamo restare sul pezzo. Già martedì avremo un match importante in Coppa Italia ad Arezzo».

Il tecnico romano ha voluto rimarcare l'impatto avuto nella sfida anche dai subentrati. Un aspetto non banale, se si considera che il parziale era ormai nelle mani della Lucchese. «Chiunque venga chiamato in causa, risponde sempre presente – sottolinea Gorgone –. Ci attende un periodo di quattro impegni in due settimane dove ci sarà bisogno di tutti. Del ruolo di allenatore non mi piace dover sacrificare alcuni ragazzi che si allenano alla grande, però dobbiamo trovare una certa continuità nella formazione. I nostri obiettivi possono cambiare? È fondamentale ragionare partita su partita. Tra gennaio e febbraio faremo i primi bilanci. Siamo in un girone con 7-8 compagini sulla carta superiori che dispongono di grandi budget. Noi lavoriamo per ridurre questo ipotetico gap. Tutto, però, passa dalla crescita del nostro collettivo. Dobbiamo diventare più cinici in area avversaria. Ad altre squadre bastano poche occasioni per trovare la via della rete. Fedato? Francesco oltre alle qualità tecniche, si applica tatticamente per la squadra. Dovrebbe gestire in modo più sereno le fasi in cui tocca pochi palle».

Pomeriggio da ricordare, infine, per Federico Russo, al primo centro in maglia rossonera. «Sono felice di essermi sbloccato- ammette l'ex San Donato Tavernelle – Non ho preferenza nel giocare come trequartista centrale o esterno. Sto bene nella posizione scelta dal mister».


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