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Cesaretti e i due sogni nel cassetto «Salvezza e laurea in economia»

di Luca Tronchetti
Cesaretti e i  due  sogni nel cassetto  «Salvezza e laurea in economia»

Professionista da 16 anni, è l’elemento di esperienza del Tau Calcio

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ALTOPASCIO. Il suo obiettivo è continuare a giocare ancora un paio di stagioni, almeno sino a quando il fisico risponderà, per poi provare a restare nel mondo del calcio magari seduto dietro una scrivania. Per adesso Christian Cesaretti, 36 anni a giugno, ha nella testa un solo obiettivo: raggiungere la salvezza con la maglia del Tau Calcio. «Questa società è come una famiglia e con dirigenti e compagni mi trovo benissimo. Pensate che, reduce da un grave infortunio (rottura del legamento crociato collaterale e del menisco), la scorsa estate avevo chiesto il permesso di allenarmi con la squadra. Alla fine del ritiro mi hanno chiesto se avevo voglia di restare per dare una mano e non mi è sembrato vero. Oltretutto con me gioca un grande amico come Vannucci e a gennaio è arrivato anche Capparella che era con noi nella Nuova Floridia di Ardea. Per un serie di motivi, non ultimo l’equilibrio che regna nel girone E che con il girone H è il più difficile di tutta la serie D, ci troviamo nei bassifondi quando mancano sette giornate alla fine della stagione. Il derby di domani con il Ponsacco sarà un banco di prova molto importante. Siamo tutti concentrati verso la sfida salvezza: lo meritano il patron, i dirigenti, il mister e tutto lo staff. Gente meravigliosa che fa grandi sacrifici». Sui perché di una stagione iniziata male e che, senza un colpo di coda, rischia di concludersi con la post season dei playout, Cesaretti cerca di darsi della spiegazioni: «All’inizio abbiamo pagato lo scotto della nuova categoria con qualche batosta inattesa. Poi, nel mercato di riparazione, abbiamo aggiunto qualche tassello e in un certo momento del campionato sembrava avessimo superato i problemi. A quel punto sono subentrati i tanti infortuni che ci stanno condizionando: da Zini a Borgia, da Meucci ad Antoni sino a Vannucci. Tutti elementi esperti che non è facile rimpiazzare. Adesso affrontiamo un vero spareggio sul terreno amico con i Mobilieri Ponsacco, una squadra che ci precede in classifica. Vincendo riacciuffiamo i rossoblù e ci togliamo dalla scomoda posizione playoff». A complicare la situazione c’è stato l’inatteso ko a Montespaccato dopo che gli amaranto erano passati in vantaggio: «Avevamo disputato un buon primo tempo ed eravamo passati in vantaggio. Abbiamo preso il gol del pari su un nostro infortunio legato a un errore in fase di disimpegno. A quel punto ci siamo scoperti fragili e abbiamo consentito ai padroni di casa la remuntada nonostante la nostra superiorità numerica e un paio di occasioni per passare di nuovo in vantaggio». Da quest’anno Cesaretti ha cambiato ruolo: addio all’esterno o alla seconda punta: «Gioco davanti alla difesa e devo dire che mi trovo benissimo. Credo che questa nuova collocazione mi possa allungare la carriera. Il mio obiettivo infatti è quello di proseguire. Da 20 anni sono nel calcio e ci vorrei rimanere con altri ruoli per altri venti. Ho iniziato nel San Filippo, ma debbo ringraziare sentitamente la famiglia Corsi, in particolare Rebecca con cui mi sento anche oggi, per l’amicizia, la stima e la fiducia che mi hanno sempre dimostrato. Empoli e Frosinone sono le squadre che porto nel cuore anche se tifo Milan e i miei idoli erano Kaka e Shevchenko». Oltre alla salvezza del Tau, Cesaretti insegue un altro obiettivo: a giugno mi laureo in economia e commercio. E vorrei condividere questo importante traguardo con il Tau, la mia famiglia e la mia bambina».


 

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