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L’INTERVISTA 

Favarin: «Rossoneri e amaranto possono ancora farcela»

Luca Tronchetti
Favarin: «Rossoneri e amaranto possono ancora farcela»

L’ex tecnico rossonero in tribuna ha assistito alla sfida con il Lecco «Pur tra grande apprensione e mille difficoltà la squadra  ha meritato la vittoria» 

27 aprile 2021
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Luca Tronchetti

LUCCA. Giancarlo Favarin, il terzo allenatore nella storia della Lucchese come numero di presenze in panchina dietro soltanto i leggendari Corrado Orrico e Egro Ernest Erbstein, ha portato bene ai colori rossoneri. L’ex allenatore che ha vinto due campionati (2008-09, 2009-10 e condotto nel 2018-19 la squadra a una salvezza “impossibile” sul campo vanificata dal terzo fallimento in undici anni) ha assistito in tribuna al Porta Elisa, accanto ad un altro mito rossonero come Massimo Morgia, alla partita tra Lucchese e Lecco decisa da un calcio di rigore realizzato da Michel Cruciani. La sua analisi è lucida e oggettiva: «Ho visto una partita tra una squadra tranquilla (il Lecco) e una squadra che portava un macigno sulle spalle (la Lucchese). Quando alla fine del campionato mancano pochi turni e sei costretto ad inseguire tutto diventa più complicato. E in campo lo si è visto. Perché l’apprensione ti fa rendere complicate anche le cose più semplici. Per cui vedi passaggi sbagliati, tagli di campo fuori misura, giocatori troppo nervosi. Accade anche in serie A figuriamoci a livelli inferiori».

Fortunatamente il rigore realizzato a 11’ dal termine consente alla Lucchese di sperare nella salvezza.

«L’episodio favorevole è arrivato quando anch’io cominciavo a perdere le speranze. Una rete alla fine meritata per come è stata cercata per tutta la ripresa contro una formazione che ha avuto le sue occasioni per andare in vantaggio».

Dica la verità Favarin, quante possibilità ha la Lucchese di accedere ai playout?

«Dico solo che i rossoneri sono padroni del loro destino. Devono vincere a Meda contro il Renate e sperare negli altri risultati favorevoli. La vittoria contro il Lecco può sicuramente aiutare l’allenatore e la squadra a scrollarsi di dosso paure e incertezze. Adesso non serve giocare bene, ma serve essere efficaci e prendere punti mettendo in campo carattere».

Lucchese, Livorno e Pistoiese, tre toscane che rischiano di scendere in serie D.

«Prima di questa partita live avevo già visto la Lucchese contro la Giana, il Livorno e la Pistoiese. Per quanto riguarda l’organico i labronici hanno 4-5 elementi di spessore mentre vedo male gli arancioni che tra le tre toscane mi sembrano sotto un treno. Per me sia il Livorno che la Lucchese possono fare risultato piano e accedere ai playout».

Quali rossoneri l’hanno impressionata?

«Oltre a Bianchi, destinato ad altri palcoscenici, sta andando bene Pellegrini mentre Marcheggiani, che conosco, mi è sembrato meno tonico che in altre circostanze. Un consiglio? Giocare con la giusta “cazzimma” dal primo all’ultimo minuto».

I tifosi la invocano...

«La Lucchese è casa mia e tornerei di corsa. Ma i matrimoni si fanno in due». —

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