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Talento, visione e radici lucchesi: a Pierallini il Premio Innovazione


	L'ingegnere Pierluigi Pierallini con il sindaco Mario Pardini
L'ingegnere Pierluigi Pierallini con il sindaco Mario Pardini

L’ingegnere umanista che ha fatto crescere aziende, giovani e territorio

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LUCCA. C’è un filo che lega l’ingegnere Pierluigi Pierallini alle radici della sua città e allo stesso tempo ai mercati internazionali del software: un equilibrio raro, che unisce visione, concretezza e una particolare attenzione ai giovani. È questo intreccio a spiegare perché la città di Lucca e il sindaco Mario Pardini abbiano deciso di conferirgli, ieri 26 novembre, il Premio Innovazione e Competitività 2025, promosso da Clip Comunicare con il contributo del Comune. Un riconoscimento che vuole celebrare non solo una carriera imprenditoriale di successo, ma un modo di intendere l’innovazione come cultura, metodo e responsabilità verso il territorio. «Ho indicato l’ingegnere Pierallini per il Premio – spiega il sindaco – perché rappresenta perfettamente lo spirito del riconoscimento, che celebra il talento, l’intuizione e la visione imprenditoriale.È il simbolo di uno spirito di competitività che nasce a Lucca, ma parla al mondo».

Parole che raccontano bene un percorso in cui organizzazione, persone e tecnologia procedono insieme. Lo ribadisce lo stesso premiato: «Il Premio Innovazione e Competitività che oggi ricevo non è solo il riconoscimento di un percorso, ma il riflesso di una cultura. Prima si progetta l'organizzazione, poi si costruisce la tecnologia che la sostiene». Una filosofia che da sempre guida le sue scelte, dentro e fuori l’azienda, e che pone al centro la semplicità come valore fondante: «Il nostro segreto è stato l’arte della semplicità: unire sogni e realtà senza mai perdere di vista il senso profondo di ciò che facciamo».

La cerimonia, ospitata nell’auditorium San Romano e condotta da Vania Della Badia, ha ripercorso la storia di Pierallini attraverso un video e un dialogo con Aldo Aderigi, esperto di marketing e comunicazione nel settore Ict. Una storia che parte dalle officine meccaniche e dalle schede perforate dei torni a controllo numerico, per poi spiccare il volo nel mondo del software gestionale. Dopo l’esordio negli anni Ottanta con Gruppo Servizi, nel 1986 arriva Tagetik, destinata a diventare una delle realtà più importanti al mondo nel Corporate Performance Management. La sua crescita – dalle prime collaborazioni locali a clienti come Costa Crociere, fino agli accordi con Ifil, Mediobanca e Unicredit – porterà nel 2017 all’acquisizione da parte di Wolters Kluwer, consacrando il modello sviluppato a Lucca. Il metodo, però, resta lo stesso: concretezza, organizzazione e capacità di tradurre processi complessi in strumenti chiari e flessibili.

Nel 2011 nasce Akeron, nuova avventura imprenditoriale dedicata alle soluzioni Enterprise per Sales Performance Management, Project Business Automation e Real Estate Management. L’azienda si afferma, conquistando clienti internazionali e mantenendo a Lucca il cuore operativo. Una scelta identitaria e strategica allo stesso tempo: radicamento locale, rete globale. Lo stesso approccio emerge anche nella sua visione del lavoro e dei giovani. Per Pierallini il talento non si misura solo sui risultati, ma sulla capacità di crescere: «Il percorso scolastico è solo l’allenamento di base. Ogni giorno si prendono due stipendi: quello in busta paga e quello che deriva da ciò che si impara». Un messaggio che sintetizza la sua idea di responsabilità: formare persone prima ancora che professionisti. Oggi Pierallini ha lasciato la guida operativa del gruppo a una nuova generazione di manager, mantenendo il ruolo di consulente visionario. l

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