Il Tirreno

Lucca

Il caso

Lucca, medico indagato per altri sei casi di falso e circonvenzione d’incapace

di Luca Tronchetti
Lucca, medico indagato per altri sei casi di falso e circonvenzione d’incapace

L’Ordine chiede di costituirsi parte civile, il 10 novembre decide il gup

3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Non c’è soltanto il procedimento aperto e pendente di fronte al gup Alessandro Trinci (deciderà a breve) nei confronti del medico Carmine Carraro Pezzullo, 44 anni, di Lucca (assistito dall’avvocato Florenzo Storelli) nella vicenda di presunti raggiri ai danni di anziani a cui viene contestato anche il reato di tentato omicidio risale al 18 febbraio 2023 avvenuto in un appartamento del centro storico e che costò al medico un periodo di detenzione in carcere con l’accusa di aver cercato di uccidere un anziano scrittore americano dal quale si sarebbe fatto intestare polizze vita per oltre 600mila euro. Il movente? Per l’accusa la decisione dell’autore americano di estrometterlo dal testamento revocandolo anche come beneficiario delle polizze.

Nuove contestazioni

Ieri mattina di fronte al gup Alessandro Dal Torrione (pm Sara Polino e Laura Guidotti) c’è stata la costituzione di parte civile dei parenti di almeno sei anziani deceduti che hanno presentato alla procura della Repubblica esposti-querela in cui accusano, a vario titolo, il medico in questione di circonvenzione d’incapace e falso materiale. Per un settimo episodio – legato al testamento di una donna lucchese di 90 anni deceduta nel 2015 – la parte offesa, una parente di 89 anni, non si è presentata di fronte al giudice e quindi per non si procederà per quel caso.

Ordine dei medici

Anche in questa occasione l’Ordine dei medici ha presentato la costituzione di parte civile nei confronti del medico trovando l’opposizione del suo legale tanto che il giudice si è riservato di decidere rinviando il processo al prossimo 10 novembre dove, al di là della decisione sull’ingresso o meno nel processo dell’Ordine dei medici, il gup dovrà stabilire se optare per il rinvio a giudizio o per l’archiviazione.

I nuovi casi

Si tratta di anziani e anziane con minorata difesa deceduti tra il 2015 al 2020 – tutte residenti in Lucchesia – proprietari di abitazioni e, alcuni, intestatari di conti correnti. Tra questi c’è il caso di un’ottantenne di Lucca, deceduta nel 2022, che anni prima avrebbe intestato al medico due testamenti olografi per somme decisamente importanti. E ancora una pensionata lucchese nata nel 1932 che, sempre secondo i magistrati, nel 2017 il medico avrebbe costretto a redigere un testamento attraverso violenze e minacce e presentandosi a casa sopratutto in orario serale e rilasciando certificazione medica nella quale i pazienti erano tutti in grado di intendere e volere e quindi capaci di stipulare lasciti e legati a lui intestati. Per due episodi specifici e circostanziati risultano indagati un medico e l’amica di famiglia di una delle anziane che avrebbe fatto da tramite con il medico. 
 

Primo piano
Il caso

Gaza, volantini contro il prof pisano a Bologna: aveva criticato il boicottaggio dell’ateneo

di Redazione Pisa