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Corteo per la Palestina a Lucca, prime denunce per i blocchi stradali e ferroviari

di Pietro Barghigiani

	Decine di manifestanti alla stazione nella fase finale del corteo che si è concluso con il blocco dei binari dopo il blocco stradale avvenuto sulla circonvallazione nella parte del quartiere di Sant’Anna e fino a viale Carducci (foto Matteo Marsalli)
Decine di manifestanti alla stazione nella fase finale del corteo che si è concluso con il blocco dei binari dopo il blocco stradale avvenuto sulla circonvallazione nella parte del quartiere di Sant’Anna e fino a viale Carducci (foto Matteo Marsalli)

Almeno una dozzina i convocati in questura, tra i destinatari del provvedimento anche Nicoletta Gini, ex candidata a sindaco di Capannori

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LUCCA. Arrivano le prime denunce dopo la manifestazione di lunedì che dal centro storico si è estesa alla circonvallazione, quartiere Sant’Anna, con il blocco della circolazione e l’invasione dei binari della stazione.

Ieri mattina sono state convocate in questura almeno dodici persone, di cui due tra gli organizzatori del corteo, per procedere con l’identificazione e la contestuale comunicazione del procedimento penale avviato per blocco stradale, blocco ferroviario e manifestazione non autorizzata. Non tutti devono difendersi dalle tre ipotesi di reato. L’attribuzione dei comportamenti censurati dal decreto sicurezza è stata varia e distribuita seguendo gli accertamenti svolti dalla Digos. Uno degli avvocati nominati è Romano Zipolini, presidente della locale sezione dell’Anpi. Il numero è destinato a crescere nell’ordine di alcune decine di denunciati.

«Nella giornata di oggi alcuni dei nostri militanti sono stati formalmente indagati per il blocco della circolazione e della stazione di Lucca che vi è stato lunedì 22 in concomitanza con lo sciopero generale per la Palestina organizzato dai sindacati di base – si legge in una nota di Rifondazione Comunista -. Circa 3000 persone hanno espresso la ferma condanna del genocidio che sta avvenendo in Palestina e la solidarietà con la Global sumud Flottilla. Per il nostro governo è più importante colpire qualche ragazzo o ragazza che impegnarsi nel fermare il massacro del popolo palestinese».

Nel pomeriggio si è tenuto un primo incontro tra i responsabili della Federazione del Prc e gli attivisti coinvolti. Sono quattro i denunciati che fanno parte di Potere al Popolo «tra cui la membra dell’esecutivo nazionale di Potere al Popolo Francesca Trasatti, la coordinatrice nazionale Nicoletta Gini (ex candidata a sindaco a Capannori, ndr) e gli attivisti locali Matteo Masini e Andrea Giorgi» si legge in una nota che prosegue: «Tutti gli attivisti e le attiviste hanno già individuato i propri avvocati difensori e stanno organizzando la risposta giuridica e politica, senza farsi intimorire. Appuntamento a Roma per la manifestazione nazionale del 4 ottobre». Il pacchetto sicurezza definisce il nuovo perimetro delle manifestazioni pubbliche. Escludendo chi compie danneggiamenti (pena fino a 6 anni) , chi si siede o si sdraia sull’asfalto per ostacolare il transito, anche in modo pacifico e solitario, commette un reato. La pena può arrivare fino a 30 giorni di carcere o, in alternativa, consistere in una sanzione pecuniaria fino a 300 euro. Se a compiere l’azione sono più persone, la sanzione diventa molto più pesante: si rischiano fino a due anni di reclusione. 

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