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Altopascio, massacrato di botte per strada per 2 euro: caccia alla coppia del monopattino

di Pietro Barghigiani

	Il luogo dell'aggressione alla stazione di Altopascio
Il luogo dell'aggressione alla stazione di Altopascio

Il racconto della vittima dell'aggressione: «Erano in due su un monopattino, mi hanno tirato un pugno in faccia quando ho detto di non avere i soldi»

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ALTOPASCIO. Loro erano in due, su un monopattino. Lui, da solo, a piedi appena uscito dalla stazione di Altopascio, in provincia ndi Lucca, si stava incamminando verso casa. Erano circa le 23 di martedì 2 settembre quando l’aggressione con rapina ha avuto il suo palcoscenico l’area dello scalo ferroviario.
Cosa è successo
Lo hanno affiancato. Quello che guidava il monopattino ha provato un approccio: «Ehi, ma non ci conosciamo? ». «No» è stata la risposta del 24enne che ha mostrato decisione nel respingere una confidenza tanto pretestuosa quanto sospetta a quell’ora e in quel luogo. Seconda domanda: «Hai mica due euro?». Stessa risposta negativa del giovane che un secondo dopo ha ricevuto un pugno in faccia dal tizio rimasto fino a quel momento in silenzio. Un colpo che lo ha mandato a terra innescando la rapina dopo l’aggressione. Dopo averlo neutralizzato da dietro hanno iniziato a frugargli nelle tasche alla ricerca di soldi e cellulare. Alla fine gli hanno portato via un pacchetto di sigari e rotto gli occhiali. Per farli smettere ha consegnato ai due rapinatori la tessera del Postamat che poi è stata subito bloccata. Dell’aggressione resta il setto nasale con frattura composta, un trauma cranico e varie contusioni al volto. Il tutto per un referto di 15 giorni allegato alla denuncia presentata ai carabinieri.

La vittima

Vittima della rapina è un giovane che da quattro mesi vive con la famiglia ad Altopascio. Stava rientrando a casa dopo aver finito il turno come addetto alla sicurezza in un supermercato di Pistoia. «Erano circa le undici – racconta al Tirreno Niccolò che chiede di non rivelare la sua identità completa – . In quel momento ero da solo alla stazione. C’era un passeggero che appena sceso ha preso la bici ed è andato via. Quei due non avranno avuto neanche vent’anni. Avevano una carnagione bianca e parlavano in italiano. Nella zona ci sono le telecamere, ma il punto in cui sono stato aggredito era buio. Li ho visti in faccia. È successo tutto molto in fretta. Hanno cercato un contatto e al mio rifiuto anche di dare i due euro sono stato colpito con un pugno in faccia. Sono caduto a terra, ma mi sono anche rialzato. Ma uno mi teneva da dietro con una mossa tipo di placcaggio e l’altro mi metteva le mani in tasca. “Dammi il portafoglio, dammi il cellulare” ripeteva di continuo. Mi hanno preso i sigari. Per farli smettere ho tirato fuori il Postamat, gliel’ho consegnato e se ne sono andati». Dolorante, Niccolò ha chiamato i familiari ed è andato al pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso in nottata. «È la prima volta che subisco un’aggressione del genere – conclude il 24enne – . Sono anche ben piazzato. Loro erano in due e se ne sono approfittati. Non ho voluto reagire per evitare situazioni peggiori, ma certo quel pugno in faccia proprio non me lo sarei aspettato».


 

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