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Salanetti, ispettori di Ispra e ministero nell’area dell’impianto di riciclaggio
Picchi (Comitati ambientali): "Bene, peccato non abbiano incontrato i cittadini"
LUNATA. Sopralluogo a Salanetti degli ispettori del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) .
Lo rende noto l’onorevole Riccardo Zucconi (FdI) aggiungendo anche che gli inviati da Roma «sono venuti a prendere visione delle documentazioni e dei luoghi inerenti il progetto dell’impianto di smaltimento di Salanetti. Ho ritenuto essere presente per rispetto alla loro funzione e per ringraziarli dell’importante lavoro di verifica e controllo cui sono chiamati e che chiarirà i termini della questione. Trasparenza e analisi approfondite devono essere alla base di qualsiasi azione nel settore dello smaltimento dei rifiuti a tutela dei diritti dei cittadini, della salvaguardia dell’ambiente e della corretta spesa di denaro pubblico».
Il 14 luglio scorso la conferenza dei servizi ha autorizzato l’impianto per il trattamento di pannolini e assorbenti e il riciclo di scarti tessili nonostante il no del Comune di Porcari, del coordinamento dei comitati ambientali della Piana e delle forze di centrodestra di entrambi i comuni.
Favorevole al progetto, finanziato con i fondi del Pnrr, la giunta di Capannori: «Come amministrazione comunale siamo soddisfatti del risultato perché conferma quello che abbiamo sempre detto, ovvero che si tratta di un impianto sicuro sia per la salute dei cittadini, che per l’ambiente» aveva detto il sindaco Giordano Del Chiaro.
Sull'arfomento interviene Liano Picchi dei comitato ambientali: " Possiamo ringraziare l’onorevole Riccardo Zucconi che si é interessato al problema ascoltando le numerose voci di dissenso che si levavano dalla popolazione e ha presentato un’interrogazione in merito. Non possiamo però negare una certa delusione per la totale mancanza di contatti degli ispettori con la popolazione locale che, l’argomento lo ha sollevato e sopratutto dovrà sopportarlo. Poiché l’acquisizione della documentazione poteva essere fatta per via telematica, pensavamo che la visita sul posto sarebbe servita loro per inquadrare meglio il problema e sopratutto capire le criticità già presenti che rendono la vita attuale già ora tanto difficile. Se avessero ascoltato la voce di “ chi ci vive “ sarebbero tornati a Roma con più e migliori elementi di quanti non ne abbiano potuti acquisire da Retiambiente e Del Chiaro, fortemente schierati in favore dell’impianto. Attendiamo con pazienza il responso, senza illuderci, sappiamo quanto forti siano gli interessi in gioco e quanto deboli invece le voci di chi dovrebbe tutelarci".
Un esempio per tutti il problema dei PFAS, nessun Ente l’aveva preso in minima considerazione prima che noi l’avessimo sollevato, eppure esiste ed é gravissimo.
Per non parlare del Sindaco di Capannori che in quanto prima autorità sanitaria dovrebbe anzitutto pensare alla tutela della salute dei suoi cittadini, già afflitti dal grave problema delle polveri sottili, invece di aggravarla con la combustione di un milione e mezzo di metri cubi di carboni fossili.
Ci rincuora solo il fatto già in passato a “ cose fatte “ l’Istituto Superiore di Sanità “ ha definitivamente fermato l’impianto dell’Italcarta, già approvato da buona parte di quegli Enti che oggi ci hanno ignorato.