Lucca, cane trovato in fin di vita: indagata la proprietaria
Ammalato e denutrito, il meticcio è morto dal veterinario: accertamenti per capire cosa sia realmente accaduto
LUCCA. Una pattuglia della polizia municipale l’ha trovata nel giardino di un’abitazione a Santa Maria del Giudice. Ammalata, denutrita, e con le larve che l’ avevano già attaccata. L’anziana cagnetta era ancora viva. É stata soccorsa dai vigili urbani e trasportata in uno studio di veterinario nell’estremo tentativo di strapparla alla morte. Ma, nonostante le cure, l’animale, ormai disidratato, è spirato tra atroci sofferenze. Un’incredibile vicenda che non è passata sotto traccia.
Perché le guardie municipali hanno avvisato la procura della Repubblica e adesso è aperto un fascicolo che vede indagata la proprietaria della cagnetta – un meticcio di taglia media – accusata di abbandono e conseguente morte di animale. Un reato che lo scorso luglio è stato rivisto dal legislatore che ha incrementato le pene edittale. Adesso la sanzione minima è aumentata e parte da 5000 euro. Non solo. Nel caso in cui si dimostri che l’abbandono dell’animale – lasciato per un lungo periodo di tempo senza acqua e cibo dalla proprietaria – ha provocato il decesso dello stesso la pena edittale va da sei mesi a tre anni e la multa da 5mila ai trentamila euro.
Al momento i vigili urbani, che erano stati avvertiti da alcuni abitanti di Santa Maria del Giudice, hanno sentito la proprietaria del meticcio – una donna sui 40 anni che abita nel territorio al confine con la provincia di Pisa – che ha sostenuto di aver avuto anch’essa problemi di salute e non aver potuto far fronte alle esigenze dell’anziana cagnetta tra l’altro ammalata da tempo e con scarse possibilità di restare in vita. Il magistrato disporrà ulteriori accertamenti per capire cosa sia realmente accaduto.