Sopralluogo nella villa esplosa a Molazzana
Il giudice ha nominato tre periti per ricostruire la dinamica della deflagrazione mortale. Gli esperti sul posto il 30 maggio per acquisire elementi e dati utili alla ricerca delle cause
LUCCA. Un incarico peritale a tre ingegneri per chiarire cause ed eventuali responsabilità nell’esplosione per una fuga di gas la sera del 21 dicembre scorso di una villetta distrutta a Eglio Sassi nel comune di Molazzana: nella deflagrazione persero la vita Seetoh Kwok Meng, 68 anni, di Singapore, manager della Motor Image Subaru e la compagna Kai En Chang, 52 anni, originaria di Taiwan.
La nomina è avvenuta ieri mattina nel corso dell’incidente probatorio, chiesto dal sostituto procuratore Antonio Mariotti, che si è tenuto davanti al gup Simone Silvestri. I periti sono Marcello Mossa Verra, ingegnere nucleare, direttore tecnico Arpat, specializzato in sicurezza e protezione industriale; Francesca Andreis, ingegnere chimico, funzionaria Arpat nel settore rischio industriale; Andrea Villani, ingegnere chimico nel settore industriale. I periti hanno fissato un primo sopralluogo nell’area della tragedia per il 30 maggio. Il primo ottobre è prevista una nuova udienza per discutere l’esito della relazione. I legali dei 19 indagati e delle parti civili (avvocato Fabio Padovani) si sono riservati di nominare consulenti di parte.
Le contestazioni mosse, a vario titolo, agli indagato sono omicidio colposo plurimo e crollo di costruzione seguito da incendio. Nell’ampio raggio di indagati ci sono varie professionalità che coprono il contesto legato all’installazione e al funzionamento dell’impianto di riscaldamento. C’è chi materialmente ha operato sul posto, come chi ha sistemato la caldaia e l’ha accesa per la prima volta, chi ha fornito l’ultima volta il Gpl, chi ha fatto manutenzioni e revisioni dell’impianto. E poi ci sono i legali rappresentanti delle società che per legge hanno una posizione di garanzia per responsabilità oggettive. E allora si passa alla ditta della Lucchesìa che nel 2019 aveva installato il bombolone Gpl che alimentava la villetta e a seguire le società che si sono succedute nei vari rami d’azienda. Compito dei tre specialisti è quello di ricostruire la dinamica della fuga di gas in modo da accertare se ci siano state negligenze non solo nell’installazione, ma anche nella manutenzione dell’impianto. Il gas quella tragica sera si era propagato nell’aria al punto da essere percepito a chilometri di distanza. Quando la donna entrò in casa avvertì l’odore, ma fece quello che a mente fredda non andava fatto. Accese la luce arrivata a ridosso della cucina. E in una frazione di secondo l’esplosione cancellò la casa e chi ci abitava. l
Pietro Barghigiani
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