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Cicogne, covata record a Porcari: quattro pulli nel nido. I primi arrivi nel 2010


	A sx la foto della cicogna con i quattro pulli, a dx le due cicogne adulte (Foto Andrea Masolini)
A sx la foto della cicogna con i quattro pulli, a dx le due cicogne adulte (Foto Andrea Masolini)

Il nido di via Diaccio accoglie ogni anno la cicogna bianca, una specie che ha fatto il suo ritorno in Toscana. Parla il fotografo che da anni le immortala

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PORCARI. Cicogna, covata record: quattro pulli nel nido di via Diaccio. Quella tra Porcari e questi eleganti viaggiatori del cielo è una storia che va avanti ormai da molti anni. Cominciò tutto nel 2010 quando una coppia di cicogne decise di iniziare a costruire il nido proprio su un traliccio dell'energia elettrica in un campo adiacente a via Diaccio. Questi splendidi uccelli dal becco lungo mancavano dal nostro territorio da secoli. La cicogna bianca era un animale molto comune in epoca Romana, ma già a partire dal XV secolo questa specie era confinata come nidificazione nella sola Pianura Padana e forse dal XVI secolo si era già estinta nel nostro Paese. Solo all’inizio del nuovo millennio le cicogne hanno ricominciato a popolare la Toscana.

Il primo nido allo stato libero risale a vent’anni fa, 2005, nel padule di Fucecchio, al confine tra le province di Pisa e Firenze. Dal 2010 anche la provincia di Lucca è tornata a vantare il ritorno di una specie protetta fin dal 1937. Tanta fu allora la sorpresa per quell’avvenimento, che l’allora sindaco Alberto Baccini dovette emettere un’ordinanza in cui si vietava alle persone di avvicinarsi a meno di 50 metri dal traliccio. Il tutto per garantire la quiete dei volativi che qui vengono a riprodursi. Anno dopo anno le cicogne sono tornate e l’Enel ha addirittura costruito per loro un nido ad hoc su un nuovo sostegno. Non solo: ha isolato i cavi elettrici in entrata e in uscita e installato una piattaforma imbottita con rami e foglie, sopraelevata di un metro e mezzo rispetto al palo, in modo da preservare l'incolumità delle cicogne e delle loro covate.

Chi, da diversi anni a questa parte, non ha mai smesso di vigilare su questo spettacolo che da tre lustri si ripete è Andrea Masolini, residente a Porcari con la passione per la fotografia. «Abito vicino a via Diaccio e ovviamente non perdo occasione per immortalare le cicogne. Avrò fatto loro un migliaio di foto. Quest’anno abbiamo avuto una covata record: ben quattro pulli nel nido non si erano mai visti. Massimo si era arrivati a tre. Speriamo che trovino cibo a sufficienza per sfamarli. Un adulto è sempre presente nel nido, mentre l’altro va in cerca di cibo. Restano finché i piccoli non volano e serve qualche mese. Migrano? Dipende, a volte le abbiamo viste anche in inverno, magari in padule». 

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