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L’indagine

Lucca, vince 380mila euro al gioco d’azzardo e prende pure il reddito di cittadinanza

Lucca, vince 380mila euro al gioco d’azzardo e prende pure il reddito di cittadinanza<br type="_moz" />

Dovrà restituire 40mila euro all’Inps anche se nel frattempo ha perso tutto

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LUCCA. Il banco vince sempre. Lo ha imparato a suo spese un anziano lucchese che tra il 2019 e il 2022 prima ha vinto 380mila euro al gioco, e poi ha dilapidato una tale fortuna. Ora dovrà restituire 40mila euro all’Inps, perché nel periodo d’oro ha continuato a percepire assegno sociale e reddito di cittadinanza. A stabilirlo è il giudice del lavoro del tribunale di Lucca. La vicenda prende avvio nel 2022, da una serie di accertamenti condotti dalla Guardia di finanza su un ultra65enne percettore di reddito di cittadinanza e assegno sociale. Dall’indagine della tributaria di Lucca e, in particolare dagli accertamenti effettuati sul portale dei giochi dell’Agenzia delle dogane, emerge che l’uomo è titolare di un conto e che dal 2019 al 2021 ha realizzato vincite più che cospicue: 21.561 euro nel 2019, 28.827 nel 2020 e addirittura 329.926 nel 2021. In totale sono 380.314 euro, una fortuna. Ma sono vincite che l’uomo non ha dichiarato all’Inps, continuando a percepire assegno sociale e reddito di cittadinanza.

L’indagine delle Fiamme gialle porta a galla le irregolarità e così l’istituto di previdenza sospende le erogazioni e chiede indietro le somme indebitamente percepite: 12mila euro per l’assegno sociale e quasi 18mila per il reddito di cittadinanza ricevuto nel periodo che va da giugno 2019 ad aprile del 2022. In totale, l’anziano deve restituire circa 40mila euro ma attraverso il suo legale si oppone a tale richiesta. La faccenda era stata trattata anche in ambito penale, in quanto l’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio quando di parla di reddito di cittadinanza, è punita con la reclusione da uno a tre anni. Ma in quella sede il procedimento era stato archiviato, poiché lungi dal realizzare vincite di gioco, l’anziano alla fine aveva perso tutte le somme, rimettendoci perfino 4.600 euro di tasca propria. In ambito civilistico, però, tali perdite sono considerate ininfluenti tant’è che il giudice condanna l’uomo a restituire i 40mila euro. l

G. P.

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