Il Tirreno

Lucca

Sanità

Lucca, ricette false spacciate nelle farmacie: casi in aumento, aperta un’inchiesta

di Pietro Barghigiani
Lucca, ricette false spacciate nelle farmacie: casi in aumento, aperta un’inchiesta

Nell’ultimo episodio denunciato un 35enne, la segnalazione di un medico

25 settembre 2024
2 MINUTI DI LETTURA





ALTOPASCIO. L’occhio scafato del farmacista è andato oltre il dubbio sull’autenticità del pezzo di carta che aveva tra le mani. E si è reso conto che per quella ricetta era bene chiamare i carabinieri. Lo ha fatto senza farsene accorgere dal cliente rimasto al bancone che aveva allungato quel foglio per avere degli psicofarmaci. Intuizione si è rivelata giusta. I militari sono arrivati nella farmacia del centro e dopo aver appurato la falsità della ricetta hanno scoperto a carico di chi l’aveva presentata altri fogli compilati e taroccate, almeno una quindicina, pronti per altre prescrizioni farmacologiche.

L’uomo, un 35enne di Pescia, è stato denunciato per falso una volta accertata la contraffazione della ricetta. Era stato un medico di famiglia del posto a denunciare l’esistenza di ricette farlocche che stavano circolando a suo nome. Una di queste e altre sono state trovate nella disponibilità del pesciatino che aveva messo le sue generalità per ottenere medicinali a base di benzodiazepine (psicofarmaci) non si sa se per uso personale o per rivenderle. E qui si apre un fronte che va oltre l’episodio circoscrivibile al caso singolo. Già il fatto di aver una quindicina di ricette falsificate è un indice di serialità nelle azioni del 35enne.

Un aspetto che gli investigatori dell’Arma tengono d’occhio anche perché di episodi analoghi ce ne sono in un numero che fa pensare a un fenomeno esteso tra Piana e Lucca. Il giro delle false ricette mediche si alimenta, secondi i riscontri avviati finora, tra conoscenze tecnologiche e disponibilità familiari del materiale da clonare. C’è chi ottiene le ricette in bianco da compilare immergendosi nel dark web o chi ritrovandosi in casa il pezzo di carta intestato a un familiare lo modifica al computer per moltiplicarne l’effetto sfornando ricette con lo stampino. L’obiettivo è quello di venderle a chi ha bisogno di certi farmaci e non può ottenerli attraverso il proprio medico.

Sono troppi gli episodi in cui sono imbattuti i carabinieri per non far alzare l’asticella dell’attenzione su un mercato sommerso di ricette modificate che vengono presentate nelle farmacie lucchesi e della Piana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La nostra salute

Funghi, boom di intossicati in Toscana: gli ovuli “traditori” che ingannano anche i più esperti

di Sara Venchiarutti
Sportello legale