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Pronto soccorso di Lucca, via ai lavori per installare il prefabbricato

di Gianni Parrini

	Il pronto soccorso
Il pronto soccorso

L’obiettivo è finire entro l’anno per disporre di 140 metri in più

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LUCCA. Prenderanno il via questa settimana i lavori per il tanto atteso ampliamento del Pronto soccorso dell’ospedale San Luca. L’obiettivo è chiudere il cantiere entro dicembre. Dalla direzione assicurano che l’attività della struttura non sarà intaccata, si perderanno però alcuni posti auto nel parcheggio.

A fare il punto della situazione è l’ingegnere Nicola Ceragioli, direttore del dipartimento Tecnico e del Patrimonio dell’Asl nord ovest: «Partiamo questa settimana – spiega – con i rilievi per il corretto posizionamento del prefabbricato di 140 metri quadrati e l’esatta delimitazione dell’area del cantiere. Sono verifiche preliminari che vanno fatte per far sì che la struttura sia esattamente centrata e non vada a ricadere sui resti della domus romana scoperta nel sottosuolo e allo stesso tempo non intercetti il corridoio sotterraneo che collega l’edificio economale con l’ospedale. È un lavoro che richiederà qualche giorno dopodiché, se tutto andrà bene, potremo aprire il cantiere vero e proprio per iniziare il montaggio del prefabbricato. L’obiettivo è terminare i lavori entro la fine dell’anno».

Si comincia adesso, proprio perché il periodo è “relativamente” più tranquillo rispetto all’autunno-inverno dal punto di vista degli accessi al Pronto soccorso: «Ma i lavori – spiega Ceragioli – non limiteranno in alcun modo l’attività della struttura. Al massimo, l’apertura del cantiere porterà via qualche posto auto». Dal punto di vista progettuale l’intervento è già inquadrato. Il "box" avrà una superficie 132 metri quadrati e sarà costituito da nove moduli prefabbricati realizzati in metallo, alti 2,5 metri e lunghi 5. «L’intera struttura – continua Ceragioli – sarà ricoperta con pannelli uguali a quelli presenti sul resto dell’ospedale. In questo modo non sembrerà posticcia, ma omogenea e integrata al resto della struttura a cui sarà collegata tramite un tunnel». Ad occuparsi del progetto è stato lo studio Rosanova di Napoli mentre ad aggiudicarsi i lavori è il raggruppamento di imprese capeggiato da Ircop, società che nell’immediato post pandemia si è occupata di effettuare dei lavori nella subintensiva e nel reparto di day surgery del San Luca. Il tutto al fine di rendere questi spazi più flessibili in caso di nuova ondata pandemica.

Anche l’idea di ampliare il Pronto soccorso nasce in quel contesto: le risorse arrivano dal cosiddetto “bando Arcuri” e, dopo varie rimodulazioni, si aggirano sugli 800mila euro. I lavori partono solo ora per una serie di ritardi dovuti, tra le altre cose, alla scoperta nel sottosuolo di una domus di epoca romana. La Soprintendenza ha giustamente chiesto di spostare di qualche metro la collocazione del prefabbricato e questo ha costretto i progettisti a rivedere il piano. Il “box” non sorgerà sul giardino, ma poco più in là, esattamente nel punto in cui fino a qualche mese fa insistevano i due igloo montati durante la pandemia. Come saranno utilizzati questi 140 metri aggiuntivi va ancora definito. Inizialmente l’ampliamento era destinato al pre-triage, agli spogliatoi del personale e a nove posti per i pazienti del Pronto soccorso. Poi si è ipotizzato di destinarli al 118 e alla continuità assistenziale. Ora è il momento di decidere: contenuti e funzioni saranno definiti nel confronto tra azienda sanitaria e Comune di Lucca, molto interessato alla questione.

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