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La ricostruzione

Morto in moto a 58 anni: Nicola e lo schianto in Garfagnana, grave la giovane che viaggiava con lui

di Pietro Barghigiani e Luca Dini

	La moto e la vittima
La moto e la vittima

L’incidente mortale a Piazza al Serchio: a causare l’incidente un’auto guidata da una 66enne indagata per omicidio stradale

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PIAZZA AL SERCHIO. Erano di ritorno da un giro in Garfagnana quando, poco prima delle tre e mezzo di un pomeriggio di afa feroce, quello di domenica 28 luglioun’auto li ha centrati in pieno facendoli sbalzare dalla moto. Un primo schianto dall’esito di lì a poco mortale che in rapida sequenza ha avuto una replica con una seconda moto su cui viaggiava un’altra coppia presa di striscio.

Lo schianto e la tragedia

La corsa fuori controllo della Renault Clio guidata da una 66enne della zona si è conclusa a una decina di metri dall’impatto con le moto. Sull’asfalto i corpi di quattro persone. Una destinata a non rialzarsi più. Si chiamava Nicola Chiellini, nato a Pontedera e residente a Vicopisano, 58 anni, professione artigiano del legno, la vittima dell’incidente mortale. Una ventenne, che era dietro di lui ha subìto una serie di traumi che hanno costretto i sanitari a trasportarla con l’elisoccorso Pegaso a Cisanello. Chiellini, soprannominato Pimme, faceva parte del motoclub “Tartarughe veloci” di Cascina.

I feriti

Ammaccati, ma senza necessità di cure i due amici che erano dietro la prima moto, quella che è andata incontro alla morte poco prima della galleria sulla strada regionale 445, nella frazione di San Donnino. Per come è stata ricostruita la dinamica dell’incidente non è esclusa la causa del malore per spiegare la traiettoria incontrollata della Clio. Un primo urto sul guard-rail di destra, poi il ritorno al centro della strada poco prima di entrare in galleria in direzione Piazza al Serchio e in una frazione di secondo è comparsa la moto guidata da Chiellini. Lo schianto è stato frontale. Violento e inevitabile. Il 58enne pisano ha riportato una lesione gravissima a una gamba e ha perso subito conoscenza. Rianimato sul posto è deceduto prima di poter tentare un trasferimento a Cisanello. L’elisoccorso Pegaso, proveniente da Pavullo per l’impegno contemporaneo su altre emergenze dei velivoli locali, è servito, comunque, per soccorrere la giovane che era con la vittima. Diversi traumi e lesioni interne hanno indotto i medici a riservarsi la prognosi. La coppia che è stata urtata dalla Clio, una cinquantina di metri dopo il primo scontro, è stata medicata sul posto dal personale delle ambulanze. Sotto choc la conducente della Renault che non ha saputo spiegare cosa le sia capitato negli attimi precedenti la tragedia. È stata portata all’ospedale di Castelnuovo più per lo stato di agitazione che per le lesioni riportate nell’incidente. Quelle frazioni di secondo che sono all’origine della tragedia.

Indagata

Auto e moto sono state sequestrate, mentre come atto dovuto la 66enne è indagata con l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Gli accertamenti delle forze dell’ordine, indagano i carabinieri su delega della Procura, dovranno appurare eventuali violazioni al codice della strada della conducente che ha travolto la prima moto per poi colpire anche la seconda senza fermarsi dopo lo schianto iniziale.Oltre all’elisoccorso Pegaso sono arrivate a San Donnino l’ambulanza infermieristica della Misericordia di Piazza al Serchio, la medicalizzata della Misericordia di Castelnuovo, un’altra ambulanza della Misericordia di Camporgiano e i carabinieri per i rilievi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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