Grosseto, 19enne travolto da un’auto: «È stato un “pirata” della strada»
Lo scontro nella notte e il racconto choc. Il conducente di 23 anni si costituisce ore dopo: indagato
GROSSETO. «È stato un “pirata” della strada», riesce a dire a chi è accanto a lui in quel momento un diciannovenne grossetano ferito e sotto choc.
Siamo a Principina Terra, strada provinciale delle Collacchie, via San Rocco, poco dopo la rotatoria in direzione del centro urbano. Le giornate si sono accorciate, e alle 20,15 fa già buio. Lo schianto, però, lo sentono tutti nel circondario; e si precipitano a vedere cos’è successo e se qualcuno ha bisogno di aiuto. Lo trovano così il ragazzo, riverso sul fianco sul ciglio della strada, dolorante e in stato confusionale: la sua moto è una decina di metri più in là, semidistrutta. Quello che i clienti del vicino bar e i residenti non trovano, invece, è l’altro mezzo; perché quella non sembra proprio una scivolata, una di quelle volte in cui il centauro di turno ha fatto tutto da sé.
I soccorsi
Sul posto arrivano i volontari della Misericordia di Grosseto. I confratelli giallo-ciano controllano le condizioni generali del ferito, semicosciente, che lamenta forti dolori al bacino e presenta escoriazioni su gran parte del corpo: non ha il casco, anche quello volato distante; forse si è sfilato il laccetto. Con le cautele del caso lo adagiano sulla barella spinale e lo stabilizzano mentre partono a sirene spiegate verso il Misericordia, dove lo affidano al personale di bordo dell’elisoccorso Pegaso 2 che decolla per atterrare poco dopo al policlinico di Santa Maria alle Scotte di Siena: le sue condizioni non erano gravi, è stato sottoposto a ulteriori accertamenti ed esami e infine ricoverato sotto osservazione.
Sul luogo dell’incidente (per il momento presunto, ma – si vedrà – ancora per poco) arrivano anche le Volanti della polizia di Stato, in quel momento le pattuglie più vicine. Gli agenti ascoltano i testimoni ed effettuano i rilievi del caso, e ben presto si fanno un’idea piuttosto precisa dell’accaduto: un altro veicolo in effetti c’era stato, ma aveva lasciato la scena. Secondo una prima ricostruzione moto e veicolo procedevano nello stesso senso di marcia, diretti in città. Poi, per cause ancora in corso di accertamento, sarebbe avvenuto il contatto; forse durante una manovra di sorpasso o di svolta a sinistra: moto a terra e giovane sbalzato, e l’altro che non si ferma.
Una “fuga”, la sua, che però dura poco. Mentre i poliziotti gli mettono il sale sulla coda, infatti, l’automobilista si presenta agli uffici della questura un paio d’ore dopo (quando ormai non avrebbe più senso fargli l’alcoltest) e ammette di essere la persona coinvolta nello scontro: anche lui è un giovane uomo, 23 anni, di origine straniera. Gli agenti possono quindi mettere insieme le tessere del puzzle. La moto, una Yamaha 300, presenta degli evidenti segni di contatto sulla fiancata destra compatibili con quelli della macchina, un’Audi A3 con i documenti in regola, sulla fiancata sinistra.
E così, mentre il ferito si trova ancora alle Scotte – in rianimazione, prognosi riservata (fanno sapere dal presidio senese) – l’altro deve affrontare le conseguenze della sua condotta: è infatti indagato per fuga, lesioni aggravate e omissione di soccorso.