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Michele, driver da 9mila chilometri: al volante fino a Capo Nord

Michele, driver da 9mila chilometri: al volante fino a Capo Nord

Il castelnuovese Rocchiccioli ha fatto parte del progetto promosso per l’inclusione giovanile

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CASTELNUOVO. Quasi 9mila chilometri in auto per accompagnare un’avventura eccezionale. È quanto ha fatto Michele Rocchiccioli, 40 anni a settembre, volontario del gruppo Autieri della Garfagnana, che è stato uno degli autisti protagonisti del progetto “Destinazione Capo Nord” promosso dall’associazione Juppiter di Salvatore Regoli. Un viaggio ricco di significati partito a metà giugno da Civita di Bagnoregio e proseguito per tutta l’Europa fino all’arrivo a Capo Nord.

Rocchiccioli è stato selezionato dagli Autieri d’Italia grazie alla candidatura avanzata dalla sezione locale e dal presidente Massimo Turri e così anche la Garfagnana è stata protagonista di questo viaggio raccontato da tutti i media nazionali e internazionali. 14 tappe, 8 nazioni attraversate: Italia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. In occasione dei 40 anni di Exodus, l’opera fondata da don Antonio Mazzi, ecco che il presidente dell’associazione Juppiter, Salvatore Regoli ha dato vita a “Destinazione Capo Nord”. A bordo di 8 automobili Audi e un furgone Ducato per attrezzatura tecnica, 5 ragazzi diversamente abili, 5 adolescenti talenti della musica e dello sport, 5 giovani esperti di comunicazione, insieme a 11 conducenti dell’Associazione nazionale autieri d’Italia, 5 educatori, 1 psicologo hanno percorso un viaggio unico per raggiungere un luogo leggendario, appunto Capo Nord.

«È stata una esperienza unica e indimenticabile – racconta Michele Rocchiccioli – ringrazio il gruppo Autieri della Garfagnana e gli Autieri d’Italia per avermi scelto grazie al mio curriculum con diverse esperienze da volontario di protezione civile».

Assieme alla carovana, anche la Lamborghini della polizia, partner dell’iniziativa finanziata dal ministero degli Affari Esteri, da quello dello Sport e dal Coni tra gli altri. «Tra gli autisti ero il più giovane, si è formato subito un bel gruppo tra chi ha fatto l’autiere da volontario come me e chi invece riveste il ruolo di colonnello o capitano nella parte militare del gruppo. In auto con me viaggiavano gli esperti di comunicazione – spiega – questo ha reso il mio ruolo ancora più attivo perché spesso ci staccavamo dalla carovana per cercare i miglior luoghi per fare le riprese. A Copenhagen ci ha raggiunto Claudio Ciampi, figlio del presidente della Repubblica, che è stato sponsor del viaggio con l’associazione Sport e Comunità, e anche il generale Gerardo Vincenzo Restaino, presidente degli Autieri d’Italia». Uno degli obiettivi del viaggio era dimostrare che l’inclusività è possibile e che anche ragazzi meno fortunati possono raggiungere Capo Nord. Tra le tappe Verona, Innsbruck e Salisburgo, Praga, Magdeburgo, Copenaghen, Lubecca, Norrkoping, Stoccolma, Turku, Oulu, il villaggio di Rovaniemi, la città di Babbo Natale, Karasjok per conoscere da vicino il popolo Sami e le sue tradizioni, Kautokeino e quindi Capo Nord. La Carovana ha percorso quasi 5mila chilometri, gli Autieri hanno affrontato anche il ritorno per altrettanti chilometri. 647 chilometri la tappa più lunga tutta in terra finlandese da Turku a Oulu, 221 quella più breve tra le città di Oulu e Rovaniemi. 12, 30 le ore complessive per il tragitto più impegnativo da Norrkoping in Svezia al porto finlandese di Turku, salpando da Stoccolma. l

Luca Dini

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