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Elezioni a giugno

Capannori Popolare schiera Gini per battere centrodestra e centrosinistra

Capannori Popolare schiera Gini per battere centrodestra e centrosinistra

La coalizione va da Potere al Popolo a Rifondazione Comunista

07 marzo 2024
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CAPANNORI. La sinistra sarà presente alle amministrative di Capannori 2024.

La lista Capannori Popolare ha ufficializzato la propria partecipazione, presentando la candidata Nicoletta Gini e alcuni punti programmatici.

Capannori Popolare, a cui hanno aderito Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano e cittadine e cittadini non iscritti a partiti, «è un percorso aperto, a cui sono invitate forze politiche e tutti coloro che condividono i punti programmatici della lista» spiegano i sostenitori della coalizione che si pongono come terzo attore nella partita elettorale di giugno.

Partendo dalla netta contrarietà al progetto degli assi viari, Capannori Popolare si propone di rimettere al centro la questione ambientale, per la riduzione concreta delle PM10 causate soprattutto dal trasporto privato, attraverso un piano di mobilità locale e sostenibile in grado di rispondere non solo all’emergenza legata alle emissioni, ma anche ai concreti problemi di inclusione vissuti dalle frazioni marginalizzate del territorio, che in vent’anni di amministrazione di centrosinistra non hanno mai visto miglioramenti significativi.

Inoltre Capannori Popolare vuole ridare significato politico al problema del lavoro all’interno dell’amministrazione e non solo.

«La continua esternalizzazione dei servizi comunali (a Capannori pervasiva in tutti i settori, dal sociale al turismo) è sicuramente una strategia utile al rispetto dei vincoli di bilancio, ma comporta di fatto una riduzione del costo del lavoro, a discapito di dipendenti ed operatori - prosegue la lista –. Forti dell’impegno nella raccolta firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare sul salario minimo a dieci euro (settantamila sottoscrizioni presentate a novembre 2023 al Senato) Capannori Popolare si impegna a porre un argine a questa deriva favorendo al massimo delle possibilità la reinternalizzazione dei servizi, vincolando la partecipazione ai bandi a requisiti di rispetto della dignità del lavoro e introdurre l’adeguamento per coloro che lavorano in un appalto comunale a un salario minimo di dieci euro l’ora, come già sta accadendo in altri comuni toscani (Livorno e Firenze)».

Altro punto programmatico irrinunciabile è la valorizzazione del patrimonio immobiliare inutilizzato del Comune, in modo da restituirlo alla comunità e alle tante associazioni ancora prive di una sede.

Sabato a partire dalle 18 sarà festeggiato l’inizio della campagna elettorale alla Casa del Popolo di Verciano.l

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